I rivani Jambow Jane lanciano la cover di «Earth Song»

di Fabio De Santi

Ventisette fra cantanti e musicisti di varie parti del pianeta per lanciare un forte grido d’allerta in questo momento così difficile per l’intera umanità.

È questa l’operazione musicale creata dai Jambow Jane , la band italo brasiliana a dimensione famigliare di Riva del Garda, che si concretizza nel nuovo video legato alla cover di “Earth Song” un classico di Michael Jackson, fresca di lancio sul loro canale Youtube. «Non c’è niente che non si possa fare se alziamo la nostra voce come fosse una» dice un passaggio del brano dell’artista americano, a dimostrazione di come la forza della musica si esprima anche attraverso l’unione fra artisti.

Ai Jambow Jane, responsabili delle parti di organizzazione, produzione e realizzazione del video, si sommano la forza e l’energia di ventuno artisti che si sono uniti al progetto senza troppo esitare, consapevoli che questo momento storico richiede una presa di coscienza generale, insieme ad un cambiamento di paradigma del nostro modo di vivere.
«Abbiamo davanti a noi enormi sfide - sottolinea Flavio Prada - ma altrettanto enormi possibilità di ricostruire un mondo più giusto e pulito. La musica, in questo contesto, ha la meravigliosa capacità di fare emozionare e al contempo far riflettere. La speranza è che questo meccanismo innescato non si fermi ad un breve ascolto, ma che possa fare da stimolo per portare anche all’azione».

Per questo, i Jambow Jane hanno associato al video un link per la raccolta fondi in favore della casa di riposo “Città di Riva del Garda”, una delle strutture che più ha subito le conseguenze del Covid-19 nel loro territorio.

«”EarthSong” era già attuale venticinque anni fa e ora lo è ancor di più. Il suo messaggio è chiarissimo: come un mantra ci si chiede insistentemente “che ne sarà di noi?”. L’invito è di non cadere nella trappola della leggerezza fine a se stessa, ma di circondarci di conoscenza della realtà in cui siamo immersi».
Oltre ai componenti della band, i musicisti trentini che hanno dato il loro contributo sono Claudio Bonavida, Elisa Olaizola in arte Maitea, Franco Fornasari, Giorgio Parisi, Nick Casciaro, Odille Berloffa e Roberto Feliciano.

A loro si unisce poi anche il “team internazionale” che, oltre agli italiani Alessandro Ranzi e Carlo Simari, tocca il Brasile, con Diego Vaz, Fabio e Fernando Amorim, Cecilia Schulz e Franco Diogo, lambisce gli Stati Uniti con il pianista e vocalist Cristopher Castles, arriva in Inghilterra nelle figure di Major Baldini e Marco Mastrocola, la Francia dove ora vive Federico Curzel, e infine l’Austria da cui ha fatto arrivare la propria voce il cantante Andrea de Majo.

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