«Il vegetariano», un film da primato

È Il vegetariano di Roberto San Pietro il film vincitore del festival «Tutti nello stesso piatto», svoltosi a Trento tra ottobre e novembre.

La Giuria ha assegnato il premio alla pellicola per la sezione “fiction”, perché il film, a discapito del titolo «è per niente banale e stupisce per la varietà delle tematiche affrontate e ben amalgamate nell’intreccio narrativo. Attraverso uno spaccato delicato e autoironico della comunità indiana insediata nelle campagne emiliane nei dintorni del Po, il regista narra in modo essenziale i ricordi, le speranze, i desideri e le difficoltà del protagonista in una continua escalation fatta di suspance e colpi di scena». Gli attori, non professionisti ma quasi sempre all’altezza dei ruoli che interpretano, rappresentano un valore aggiunto rendendo la pellicola di grande impatto e donandole spontaneità e immediatezza.

La Giuria poi ha assegnato il premio per il migliore Cortometraggio a Brotherhood, di Meryam Joobeur, un corto brillante e drammatico. Il coinvolgimento dello spettatore è totale, grazie a delle scelte magistrali di ambientazione, scenografia, dialoghi, personaggi, che catapultano il pubblico nel bel mezzo dell’intimità di una famiglia della campagna tunisina. Titolo, e narrazione, continuamente giocano sul doppio significato della parola brotherhood, Ikhwène, che oltre al contesto familiare è utilizzata anche per identificare la controversa milizia religiosa islamista ”Fratelli Musulmani”.

Il premio per il miglior Lungometraggio ex aequo è andato a Honeyland di Tamara Kotevska e Ljubo Stefanove e a Funan, un film di animazione commovente, emotivo e pieno di momenti ricchi di suspence del regista Denis Do.

La giuria ha dato una menzione speciale su Diritti Umani: ex equo Gaza e Ghost Fleet Gaza sulla Palestina.

Un’altra Menzione Speciale per il Cambiamento Climatico è andata a The human element del fotografo ed esploratore James Balog.

I premi del pubblico - che in più ha premiato anche Sembradoras de vida per «Culture del Cibo» - sono stati sostanzialmente simili a quelli della giuria, a dimostrazione della qualità e della sensibilità delle opere presentate.

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