Da Bernardo Clesio al 1918 ecco la nuova rivista della Società Studi Trentini

Sono diversi gli spunti d’interesse offerti dai saggi che danno forma al numero primaverile di Studi Trentini. Storia la rivista della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche che esce con una grafica rinnovata.

Nell’editoriale il direttore Emanuele Curzel riflette sull’evoluzione dell’identità trentina al termine del centenario della Grande Guerra. «È stato - scrive Curzel - un grande momento di riflessione sull’identità di un territorio e di una popolazione che alla vigilia del conflitto aveva cominciato a definirsi come corpo collettivo e che durante la guerra aveva intravisto la propria specificità, poi ulteriormente elaborata nel corso del Novecento e infine stabilizzatasi nei decenni appena vissuti». Ora ci si chiede se non sia cominciata una fase nuova, nella quale la maggioranza degli abitanti di questa terra non si riconosce più nelle “grandi narrazioni” novecentesche. Marco Stenico studia il momento dell’elezione del vescovo Bernardo Cles (nel ritratto di Bruyn), con l’edizione di documenti relativi alla missione svolta presso l’imperatore Massimiliano.

Franca Barbacovi ripercorre le vicende di Gerolamo Roccabruna, nobile trentino catturato dai Turchi nella battaglia di Gerba del 1560 mentre Carlo Andrea Postinger analizza le caratteristiche dell’ “impresa”, ossia della combinazione di figure e parole che doveva spiegare la natura e gli obiettivi dell’Accademia degli Accesi, fondata a Trento nel 1629. Maria Mangiafesta pubblica lettere tra eruditi dell’inizio del XIX secolo impegnati nella comunicazione di scoperte riguardanti l’epigrafia romana del territorio trentino e tirolese. Con Mariafrancesca Vassallo si giunge ai primi anni del Novecento: l’archivio del Liceo Prati ha messo in luce casi disciplinari di studenti colpevoli di trasgressioni al regolamento scolastico dalla decisa connotazione politica, in un’epoca di crescente tensione nazionale. Aldo Gottardi porta un contributo sulla storia della Prima guerra mondiale ricostruendo la genesi e le vicende della teleferica campale realizzata dall’esercito austro-ungarico tra il 1916 e il 1918 per collegare i magazzini militari di Trento con le Giudicarie e garantire un costante rifornimento al fronte.

La Grande Guerra, ma da un punto di vista completamente diverso, è al centro del contributo di Michel Paoli che ricostruisce quanto accaduto a Samara, in Russia, nell’estate del 1918. Qui un borghese allestì un battaglione italiano con alcune centinaia di ex-prigionieri ed ex-sudditi asburgici anche trentini. Mauro Nequirito racconta come nel 1930 il giurista trentino Francesco Menestrina raccolse materiale utile per conoscere le consuetudini giuridiche della Venezia Tridentina in seguito alla legge del 1927 sulla liquidazione degli usi civici e il disciplinamento delle proprietà collettive. Ad arricchire il numero di “Studi Trentini. Storia” il ricordo di soci defunti lo scorso anno fra cui quello dedicato alla storica Maria Garbari, presidente della Società dal 1993 al 2010, scomparsa all’età di 88 anni.

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