Ateneo dei Racconti: ieri la “semifinale” con la selezione delle migliori performance

La pandemia ieri sera non ha dunque fermato il cammino dell’Ateneo dei Racconti, concorso letterario, ha ricordato Longo  - che è anche docente alla scuola Holden di Torino – diverso da ogni altro, perché non si limita ad invitare gli autori, in questo caso gli studenti dell’ateneo trentino, e gli studenti trentini che frequentano altre università, ad inviare agli organizzatori un racconto inedito, che sarà eventualmente selezionato e premiato. La stesura del racconto, infatti, in questo caso, è solo la prima parte di un percorso di successiva riscrittura e affinamento, in linea con quello che si fa da sempre nelle scuole di “scrittura creativa” anglosassoni, conformemente ad un’idea di letteratura che invece ancora da noi fatica ad imporsi.

“Sì – ha ricordato Longo sul palco di Sanbàpolis – perché se per scrivere ci vogliono naturalmente ispirazione e talento, sono altrettanti importanti quelle competenze ‘artigianali’ grazie alle quali il testo può esprimere davvero tutte le sue potenzialità. E quelle competenze non sono innate, si acquisiscono nel tempo, con pazienza, piazzando il testo sul ‘tavolo di lavoro’ per rielaboralo”.

Nel concorso dell’Opera Universitaria si aggiunge inoltre anche un altro elemento; i migliori racconti, infatti, vengono trasformati in performance da portare sul palcoscenico, con protagonisti gli autori stessi o dei giovani attori e molto spesso anche con l’ausilio di video e foto. Le storie - d’amore, di riscatto, di violenza, oniriche o realistiche, introspettive o strettamente legate alla realtà sociale e politica, insomma, ogni genere di storia, perché il concorso non è “a tema” –  arrivano dunque al teatro Sanbàpolis in una veste rinnovata, per vivere una seconda vita.

Quattro i premi, che saranno consegnati nel corso della serata finale: due corsi di Scrittura alla Scuola Holden di Torino e due corsi di Teatro offerti dal CTOlmi24 (Centro Teatro Trento). Premio aggiuntivo per il vincitore decretato dalla giuria letteraria di esperti: sentire il proprio racconto letto in sala dall’attrice Marta Marchi e accompagnato da musica originale espressamente composta da Mattia Culmone, del Conservatorio F.A. Bonporti di Trento.

Ma l’Ateneo dei Racconti già scalda i motori per la prossima edizione, quella del decennale: a breve verrà pubblicato il nuovo bando, che ricalcherà la formula collaudata: scrivere e inviare all’Opera Universitaria un racconto a tema libero di massimo 8000 battute (spazi inclusi), dal quale verranno, come ogni anno, selezionati i dieci finalisti. La scadenza, il 28 dicembre.

Questi i 5 finalisti e i titoli dei racconti andati "in scena":

Sarah Chehaimi - Il ragazzo che aspettava l’estate 
Gaia Mizzon - Il feretro celeste 
Marco Paussuello - I ragazzi con le ali 
Alessandro Monari - Sbagliavo 
Leonardo Sterni - Ecchimosi d’amore 

In finale per la Grande Giura Studentesca le performance di Gaia Mizzon e Alessandro Monari.

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