Tom Walker in concerto il 17 marzo a Plan De Cornes per un unico live in Italia

di Fabio De Santi

A Tom Walker è’ bastata un supersingolo come “Leave A Light On”, doppio disco di platino accompagnato da oltre 300 milioni di stream e visualizzazioni a livello globale, per conquistare l’Olimpo del pop. Ora il breakout artist inglese sta per lanciare il suo primo album  “What A Time To Be Alive” in uscita per la Sony Music. Una pubblicazione accompagnata da un unico live evento in Italia che si terrà il 17 marzo a Kronplatz – Plan De Corones in Alto Adige a partire dalle 14 e con ingresso libero.

Ad anticipare il debutto anche i brani “Angels”, “My Way” e  “Just You and I” senza dimenticare la sua collaborazione con Marco Mengoni nel singolo “Hola (I Say)” certificato oro. La commovente “Leave A Light On”, il singolo che lo ha portato al successo, è un brano intenso che parla della sensazione d’isolamento e di lontananza da un caro amico. Il titolo dell’album album “What A Time To Be Alive” è tratto da una delle più belle canzoni d’amore di Walker, “Blessings”, ed è indicativo dell’ottimismo di fondo che permea questa raccolta di dodici tracce scritte da Tom da solo o in collaborazione e cantate con il suo inconfondibile timbro vocale. Mentre “Leave A Light On” ha fatto conoscere Tom Wallket come rivelazione globale, il suo album punta a consolidrae la sua reputazione come uno degli artisti più entusiasmanti che ci siano al giorno d’oggi. Come tanti giovani musicisti, la carriera di Tom ha visto alti e bassi, gioie e delusioni. Questo potrebbe essere il motivo per cui la sua grande voce e le sue canzoni così emotive hanno la capacità di connettersi alle persone e diventare la colonna sonora perfetta di sentimenti come la paura, la perdita, l’amore e l’amicizia. Nei momenti difficili, la musica di Tom ci ricorda di fare tesoro delle cose belle della vita e ci offre speranza.

 

Nato a Glasgow e cresciuto a Manchester, l’amore per la musica lo ha accompagnato per tutta l’adolescenza: a 13 compra  la sua prima chitarra e si appassiona a Michael Jackson (“Thriller” è ancora il suo album preferito) Foo Fighters, Underworld, Prodigy e Muse giusto per fare dei nomi. Acquista anche alcune apparecchiature per la registrazione in casa e inizia presto a scrivere le prime canzoni e dopo aver frequentato il Music College decide di continuare gli studi musicali frequentando un corso di laurea in songwriting all’Università di Londra. Poi il successo improvviso che l’ha quasi stordito come ha raccontato lui: “A volte mi capita di darmi “dei pizzicotti” per vedere se sta sognando o se tutto quello che sta succedendo è realtà”

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