«Non c'è», torna Edoardo Bennato Mix di inediti e grandi successi

di Fabio De Santi

Ha un titolo quasi perentorio come «Non c'è» il nuovo album di Edoardo Bennato appena uscito per la Sony Music (Legacy Recordings), disponibile nei digital store e pubblicato su cd e su doppio vinile. Un lavoro che sarà al centro del live del cantautore napoletano del 4 marzo all'Auditorium di Trento, emergenza coronavirus permettendo, per uno show già sold out.

In «Non c'è» si intrecciano le due anime rock dell'artista: la versione della «prima ora» e quella strettamente attuale. Senza bavaglio, Bennato canta le contraddizioni della società, il «mistero della Pubblica Istruzione», l'universo femminile - sempre presente nella sua letteratura - e l'ironia "bennatiana" è attualizzata ed esasperata fino al paradosso. Già dalla copertina, «Non c'è» si sfoglia infatti come un quotidiano che uscirà domani mattina e si legge come il manifesto di quella che per l'artista è la realtà.
Otto i brani inediti in «Non c'è»: Geniale, Il Mistero della Pubblica Istruzione, L'uomo nero (feat. Clementino), La bella addormentata, La realtà non può essere questa (feat. Eugenio Bennato), Maskerate, Non c'è, Signore e signori. Quindici i brani di repertorio che hanno segnato la carriera artistica di Edoardo Bennato, tra i più geniali cantautori della scena musicale italiana: Bravi ragazzi, Cantautore, Dotti medici e sapienti, Feste di piazza, Italiani, L'isola che non c'è, La verità, Le ragazze fanno grandi sogni, Mangiafuoco, Non farti cadere le braccia, Perché, Relax, Salviamo il salvabile, Tutti e Un giorno credi.

Nel disco, anche i featuring di artisti che hanno stili diversi tra loro non sono affatto casuali: il fratello Eugenio per «La realtà non può essere questa» (scritto a quattro mani e presentato durante il lockdown dello scorso marzo); Morgan canta e suona il pianoforte nel nuovo "rockabilly" di «Perché»; infine, il flow targato Clementino, nella traccia «L'Uomo Nero».

«Ciò che abbiamo vissuto in questi ultimi tempi è stato sicuramente qualcosa fuori dall'ordinario, che ci ha fatto riflettere e ha condizionato, volente o nolente, le nostre esistenze - cosi Bennato a proposito del nuovo progetto -. Tornare dopo tutto questo con un album di soli brani inediti sarebbe stato sin troppo ovvio. Ho colto invece l'invito a riarrangiare, risuonare e ricantare alcune tra le mie canzoni del passato, che hanno subito nel corso degli anni, una naturale rielaborazione musicale nelle innumerevoli esibizioni dal vivo. È stato proprio questo lo spirito che ci ha animati nell'individuare i brani da riproporre».
Sulla scelta di una copertina ispirata dai giornali Bennato sottolinea: «Nel guardare i titoli e i testi scritti sul foglio ho immaginato la prima pagina di un quotidiano dei giorni nostri, dove gli strilli in prima pagina esaltano e sottolineano argomenti e tematiche popolari di sempre, ma in particolare di questi ultimi tempi. Chi mi conosce sa che non mi piace spiegare le mie canzoni. Quello che serve sapere è contenuto al loro interno ed esprime un punto di vista. Mi piace spesso iniziare i miei concerti dal vivo interpretando "Abbi dubbi", perché credo moltissimo nella filosofia di quel testo: è sano e legittimo farsi prendere dal dubbio, non credere ciecamente a ciò che ti viene detto, ma riflettere, pensare e valutare con la propria testa».

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