#Dolomitesvives: al Passo Sella le fiabesche «Ganes»

di Fabio De Santi

Un trio di ragazze   della Val Badia che ha  inventato un sound dabberp molto particolare legato alla lingua ladina nella quale  abitualmente si esibiscono.

Loro sono le Ganes la formazione che canterà mercoledì 16 agosto, alle 13 a Passo Sella, nell’ambito dell’iniziativa #Dolomitesvives.
È da una vita che le Ganes fanno musica insieme. Le sorelle Marlene e Elisabeth Schuen e la loro cugina Maria Moling sono infatti cresciute insieme a La Villa un paesino sperduto nelle Dolomiti della Val Badia, lontano dalle grandi metropoli, ma così vicino alla natura nella sua espressione più autentica. La curiosità per le cose esistenti al di fuori del loro mondo le ha portate in giro in un viaggio alla scoperta di realtà nuove.

Come racconta la loro nota biografica: «Insieme le Ganes parteciparono alla lunga tournee del cantante austriaco Hubert von Goisern sul battello che scese il Danubio fermandosi per i concerti nei luoghi più incantevoli, insieme svilupparono il loro sound caratteristico, il canto multivocale, i testi in lingua ladina e il nome Ganes, creature fiabesche delle saghe dolomitiche. E infatti come le sirene le Ganes riescono a sedurre gli ascoltatori con la loro musica così particolare.

Partite dalla tradizione musicale della loro terra proprio grazie a Hubert von Goisern una vera star del «traditional pop» nel mondo tedesco che, era il 2007, le aveva volute come coriste al suo fianco in un lungo tour le Ganes si sono fatte conoscere per le loro qualità d’interpreti. La carta vincente della Ganes è quella appunto di unire lo spirito della tradizione con sonorità più moderne creando con il loro cantato in ladino qualcosa di originale che ha fin da subito incuriosito anche gli ascoltatori tedeschi ed austriaci fra suoni di violino e chitarra.

Nella loro discografia ci sono anche diverse album a partire dal debutto nel 2010 con «Rai de sorëdl» mentre nel 2011 hanno pubblicato «Mai guai» seguto da «Parores & Neores», «Caprize» e per ultimo «An Cunta Che».

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