Petizione chiede alla Provincia la riapertura per gli spettacoli A Trento flashmob dei ballerini

Il mondo dello spettacolo è nuovamente fra le vittime principali delle chiusure di attività previste dal governo per contenere l'epidemia di covid-19.

Chiusi cinema e teatri, sospese le attività delle scuole di danza: la situazione è pesante.

Domani, mercoledì 28 ottobre,i giovani ballerini del Trentino hanno in programma un flashmob di «danza sul silenzio»: quindici minuti in piazza Duomo, alle 14.30, nel rispetto del distanziamento e dell'uso delle mascherine.

«Vorremmo fare sentire anche la nostra voce, riguardo l'ultimo dpcm che abbiamo ricevuto, nell'unico modo che possiamo fare».

Frattanto è stata lanciata una raccolta di firme per chiedere alla Provincia di consentire le aperture di cinema e teantri, nonché lo svolgimento di altri spettacoli.

Ecco il testo della petizione, rivolta al presidente della giunta, Maurizio Fugatti, all'assessore alla cultura Mirko Bisesti e al dirigente del servizio cultura Claudio Martinelli.

«Visto il recente dpcm firmato il 24 ottobre 2020, in particolare l’articolo 1, punto 9, lettera m: “sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”

Visto il successo dell’applicazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio in Provincia di Trento da parte di gestori, organizzatori, aziende e lavoratori dello spettacolo, unitamente alla collaborazione del pubblico, durante tutto il periodo successivo alla riapertura delle attività di spettacolo.
 
Visto il punto 21 dell’Ordinanza n. 49 del 25/10/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano: “Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche sono consentiti nel rispetto delle misure di sicurezza di cui all’allegato A della legge provinciale 08.05.2020, n. 4 e con il numero massimo di 200 spettatori.”
 
CHIEDIAMO
 
che la Giunta si impegni nel prevedere norme meno restrittive del dpcm di cui in oggetto, come già ipotizzato per bar e ristoranti, anche per le attività di spettacolo aperte al pubblico, data la dimostrata efficienza nell’applicazione dei rigidi protocolli finora in vigore».
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