Cassa Rurale di Trento, offensiva anticrisi

Offensiva anticrisi della Cassa Rurale di Trento. Sono oltre 100 i soci e i clienti che hanno rinunciato ad una parte degli interessi sui conti deposito per garantire finanziamenti alle start-up di giovani: le prime cinque sono partite. Ma la Cassa aggiunge un plafond di 1 milione di euro per finanziare a tassi agevolati, sotto il 4%, le imprese che assumono giovani e donne. E sul versante della moratoria dei mutui, sono già 262 le famiglie e le aziende che ne beneficiano e l'opportunità viene ora allargata a chi ha perso il posto di lavoro

di Francesco Terreri

Offensiva anticrisi della Cassa Rurale di Trento. Sono oltre 100 i soci e i clienti che hanno rinunciato ad una parte degli interessi sui conti deposito per garantire finanziamenti alle start-up di giovani: le prime cinque sono partite. Ma la Cassa aggiunge un plafond di 1 milione di euro per finanziare a tassi agevolati, sotto il 4%, le imprese che assumono giovani e donne. E sul versante della moratoria dei mutui, sono già 262 le famiglie e le aziende che ne beneficiano e l'opportunità viene ora allargata a chi ha perso il posto di lavoro.
«La disoccupazione in Trentino ha raggiunto il 7,6%, quella giovanile il 20,5% - dice alla presentazione delle iniziative il presidente della Rurale  Giorgio Fracalossi  - Il posto fisso è sempre più una chimera, noi abbiamo cercato di raccogliere le idee di giovani che vogliono tentare la strada dell'imprenditoria. Ne abbiamo trovate di molto interessanti, che vale la pena sostenere».
Il progetto «Diamoci un futuro» è partito sei mesi fa. Sono oltre 100 i risparmiatori che hanno messo circa 2,4 milioni nel conto deposito dedicato all'iniziativa, che prevede che la metà degli interessi maturati, finora 32 mila euro, vadano a incrementare il fondo di garanzia di 1 milione che permette un volume corrispondente di crediti alle nuove imprese di giovani. «I richiedenti beneficiano di un affidamento fino a 50.000 euro, in parte mutuo, in parte fido, della durata massima di 5 anni» spiega il direttore della Rurale  Michele Sartori .
«Il progetto - prosegue Sartori - coinvolge i Confidi per quanto riguarda le garanzie ai richiedenti e la società di consulenza Scouting per la valutazione delle idee imprenditoriali. Inoltre l'Associazione Artigiani ha recentemente aderito al progetto fornendo alle nascenti imprese consulenza e assistenza amministrativa».
«Le richieste sono state 35 - precisa Sartori - Alcune, con l'assistenza dei consulenti, sono state ritarate. Quelle approvate sono cinque e altre due sono sulla rampa di lancio». Le start-up finanziate vanno dall'e-commerce alla coltivazine di vino e mele, ad un brevetto innovativo sulla stabilità di strade e ponti (vedi box).
La Cassa Rurale della città mette in campo inoltre «MutuOccupazione», prestiti fino a 30 mila euro a condizioni vantaggiose, Euribor tre mesi più il 3,75% che oggi vuol dire un tasso del 3,9%, alle imprese che assumono un nuovo dipendente con contratti a tempo determinato o indeterminato o trasformando lavoro a progetto, co.co.co eccetera in tempo indeterminato.
L'obiettivo è favorire l'assunzione di giovani fino a 35 anni e di donne di qualunque età. Il contratto di lavoro dovrà essere mantenuto per almeno 24 mesi, pena la variazione delle condizioni di tasso agevolate. La richiesta dovrà essere effettuata entro un mese dalla data di assunzione. Si parte da un plafond di 1 milione, ma il bacino interessato, le imprese clienti della Rurale, comprende 3.266 società e ditte su un totale di 52.668 clienti.
Poi ci sono gli interventi per chi va in cassa integrazione o perde il lavoro, familiari conviventi compresi, e ha un mutuo in corso. «Sono 80 - rivela Sartori - i lavoratori Whirlpool che hanno un conto presso di noi, anche se non tutti hanno il mutuo». La Cassa concede la riduzione della rata del mutuo alla sola quota interessi o, nei casi più gravi, la sospensione totale del pagamento per un anno, con il conseguente prolungamento del piano di ammortamento per massimo due anni.
Si tratta di un'estensione delle moratorie Abi e delle rinegoziazioni fatte dalla stessa Cassa, che finora sono state 11 nell'ambito del Piano famiglie Abi, 122 nell'ambito dell'accordo Abi sulle Pmi e 129 di altro tipo.

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