Aquafil: tenetevi i contributi

Aquafil Spa rinuncia ai contributi della Provincia relativi a un importante progetto di ricerca. Andrà avanti da sola. Lo hanno fatto sapere oggi, attraverso un duro comunicato stampa, i responsabili della società. Alla base della clamorosa decisione il comportamento - questo si legge nel documento inviato ai giornali - dei sindacati. E minaccia: «Ci riserviamo di rivedere i nostri piani di investimento in Trentino» I tuoi commenti  

soldi euroLa Aquafil spa comunica la decisione irrevocabile di rinunciare al finanziamento provinciale concessole in Trentino. Il motivo è l'esito dell'incontro convocato per la sottoscrizione di un accordo di natura sindacale tra azienda, rappresentanti dei lavoratori e Provincia. Un appuntamento che si è risolto con il rifiuto delle sigle sindacali presenti (Cgil e Uil) di firmare l'accordo. L'azienda, riferisce una nota di Confindustria del Trentino, "è sconcertata di fronte al comportamento di una parte delle organizzazioni sindacali, che hanno per giunta abbandonato l'incontro, sottraendosi al confronto in maniera sbrigativa". Ragion per cui - prosegue la nota - l'Aquafil ritiene non sussistano più le condizioni per proseguire con la domanda di finanziamento del progetto di ricerca - peraltro già avviato e che procederà senza i contributi provinciali - facendo decadere, di conseguenza, la necessità di sottoscrivere l'accordo con la Provincia e i sindacati". Una posizione ripresa dal presidente di Confindustria del Trentino, Paolo Mazzalai, secondo il quale "ancora una volta dobbiamo ribadire la delicatezza e la criticità di procedure - come quella negoziale - che prevedono la partecipazione dei lavoratori alle scelte strategiche aziendali le quali, come in questo caso, rischiano di essere strumentalizzate con rischi di distorsione delle finalità e conseguenze negative per la competitività aziendale e per gli stessi lavoratori. Questo grave episodio - prosegue Mazzalai - rischia di diventare un pericoloso precedente, un campanello d'allarme per le imprese già presenti sul territorio e per quelle che stanno valutando di investirvi".

 

Il COMUNICATO

 

«L’azienda è sconcertata di fronte al comportamento di una parte delle Organizzazioni Sindacali, che hanno per giunta abbandonato l’incontro sottraendosi al confronto in maniera sbrigativa, e dalle successive dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa. È altresì sconcertata dal fatto che - finché il confronto si è potuto svolgere - nessuna sigla sindacale abbia chiesto che venisse illustrato il progetto di ricerca oggetto della procedura negoziale. Questo invece - è il caso di puntualizzare - è il mandato che la legge provinciale affida alle Parti nell’ambito della procedura. 

 

L’impressione, che è anche una certezza, è che l’occasione della procedura negoziale per il progetto di ricerca sia stata strumentalizzata dal Sindacato per fini diversi e, in particolare, per mettere in discussione l'accordo siglato con l’azienda lo scorso 6 dicembre. Anche di recente abbiamo assistito in altre importanti aziende trentine a strumentalizzazioni analoghe, frutto anche di lotte intestine al Sindacato. A farne le spese, però, sono le aziende e i loro lavoratori.  Aquafil ritiene non sussistano più le condizioni per proseguire con la domanda di finanziamento del progetto di ricerca – peraltro già avviato e che procederà senza i contributi provinciali – facendo decadere, di conseguenza, la necessità di sottoscrivere l’accordo con la Provincia e con i Sindacati.  

 

I Sindacati si assumono la responsabilità di fare venire a mancare ai lavoratori l’opportunità di un impegno formalizzato di stabilizzazione dell’occupazione fino al 2020, come avrebbe previsto l'accordo.  Garantire l’occupazione per i prossimi cinque anni, in un momento in cui la maggior parte delle aziende naviga ancora a vista e non si spinge a fare piani oltre il brevissimo periodo, è in assoluto un impegno importante e coraggioso. Un impegno che Aquafil era pronta ad assumersi con convinzione e con senso di responsabilità.    

 

L’azienda, del resto, negli ultimi anni ha già dimostrato in più occasioni di credere nel Trentino, 
con piani di investimento che - anche di recente - hanno incrementato l’occupazione locale e trasferito in provincia attività prima svolte all’estero. A questo punto Aquafil si riserva per il futuro di rivedere i propri piani di investimento in Trentino, pur nel rispetto degli impegni già assunti. Non si può evitare di esprimere un senso di rammarico nel constatare che parti del sistema locale, anziché supportare chi crea occupazione e benessere per il territorio, ne ostacolino strumentalmente lo sviluppo».

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