Troppi sfratti in Trentino, la Uil: aiuti a inquilini e proprietari

L’anno scorso a livello nazionale gli sfratti per morosità, quelli cioè più legati alle difficoltà economiche dell’inquilino, sono stati 69.015 su 77.278 provvedimenti, pari all’89%. In regione gli sfratti per morosità sono 451 su 513, cioè l’88%. Ma in Trentino la quota sale a oltre il 95%: su 230 provvedimenti di sfratto, 220 hanno come causa la morosità.

«Come Uil del Trentino non possiamo che desolarci per la sempre crescente disuguaglianza abitativa che affligge la nostra regione - afferma il segretario della Uil Walter Alotti - La doccia fredda rappresentata dai dati sugli sfratti va ad aggiungersi ad una situazione già molto difficile in cui il tema dell’edilizia sociale è rimasto troppo tempo ai margini delle discussioni della giunta provinciale».

«Gli sfratti aumentano - prosegue Alotti - così come cresce la sfiducia dei proprietari che vanno incentivati con un non più procrastinabile Fondo di garanzia per l’affitto, o meglio ancora con un’Agenzia di solidarietà per l’affitto che veda la partecipazione di molteplici soggetti. Va poi rifinanziato quel contributo provinciale a integrazione del canone i cui beneficiari sono scesi quasi allo stesso ritmo con cui sono cresciuti gli sfratti: nel 2014 circa il 60% rispetto all’anno precedente e, si prevede, circa il 40% nel 2015 sempre rispetto al 2013. Va da sé che la governance di Itea spa deve farsi carico dell’emergenza abitativa attraverso un’opportuna ridefinizione delle proprie linee guida unitamente alla modifica dell’arzigogolata e disarmonica legge 15 Dalmaso».

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