Piano economico finanziario A22: opere per 4 miliardi

di Domenico Sartori

Non sono noccioline: in gioco, sul tavolo della trattativa tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e i sedici soci pubblici territoriali proprietari di Autostrada del Brennero spa, ci sono 4,14 miliardi di euro. Gli investimenti previsti dal «Pef», il Piano economico finanziario per la gestione trentennale in concessione dell'arteria autostradale tra il Brennero e Modena sono esattamente 4.140.985.562,65 euro. Con una incognita grande come una casa: il destino di 800 milioni per interventi cosiddetti «funzionali» all'asse autostradale. Sono le opere, chieste dalle Province socie dei territori attraversati alla cui realizzazione A22 si impegna a contribuire, il cui destino è ora incerto. 

È a partire da questi numeri che si può avere la percezione della delicatezza della partita che si sta giocando in queste ore su chi comanderà, avendo l'ultima parola, nel comitato «paritario» di indirizzo tra Stato ed enti locali (ne riferiamo nell pagina a fianco, ndr) . Una partita in cui a prevalere, per adesso, è proprio lo Stato. In origine, la bozza del «Pef» inviato dalla Regione Trentino Alto Adige (primo azionista di Autobrennero con il 32,29% del capitale) al Mit, indicava investimenti per 4,4 miliardi , ma il Governo ha chiesto subito di stralciare il contributo per la realizzazione delle nuove tratte della Cispadana e della bretella Campogalliano-Sassuolo. 

Il «peso» delle terze corsie.
Il grosso degli investimenti, per un importo di 1.778.764.108,00 euro (il 42,96% del totale), è rappresentato dalle terze corsie per fare fronte all'incremento di traffico e rendere più scorrevole e sicura l'arteria: 743,2 milioni è l'importo previsto per la terza corsia effettiva tra Verona e l'intersezione a sud dell'A22 con l'A1-Autostrada del Sole; 1.035.564.108,00 euro per la terza corsia «dinamica» nel tratto Bolzano-Verona. Gli investimenti per i 91 km di terza corsia tra Verona Nord e l'A1 sono distribuiti su tre regioni: Veneto ( 215,12 milioni ), Lombardia ( 296,84 ) ed Emilia-Romagna ( 231,24 ).
Le opere previste per la terza corsia «dinamica» sono quelle che avranno maggiore impatto sul territorio regionale. L'importo più rilevante sono i 500 milioni di euro (quasi metà della spesa) per il tratto altoatesino in galleria tra Bolzano Nord e Vadena. Alla nuova galleria di Trento Centro, per bypassare con sei corsie (tre per senso di marcia) il capoluogo, sono riservati 119.608.000,00 euro; per lo spostamento della tangenziale est di Trento sull'attuale sede autostradale nel tratto Trento Nord-San Nicolò, con la realizzazione di una seconda «canna galleria» a Trento Centro, ne sono previsti 108.750.000,00 . 
In prospettiva, la terza corsia dinamica Bolzano Nord-Verona risolverà anche l'annosa questione della circonvallazione di Rovereto, con lo spostamento dell'autostrada in galleria sotto la collina di Isera ( 131,25 milioni di costo).
Le altre della «nuova» A22.
Tolti gli investimenti per la terza corsia e quelli «funzionali» ai territori (i citati 800 milioni), restano 1.562.221.454,85 euro per altri interventi da realizzare nell'arco dei 30 anni: 245,51 milioni per i sovrappassi, 235,35 per le barriere antirumore, 100,11 per le stazioni autostradali e i sei Csa-Centri per la sicurezza di Vipiteno, Bolzano, San Michele all'Adige, Ala, Verona e Pegognaga; 67,23 per i parcheggi e gli autoparchi; 172,99 per le aree di servizio, 158,63 per impianti e innovazione tecnologiche, 83,31 per interventi sulle piazzole per la sosta di emergenza, le barriere di sicurezza e gli allargamenti e 60,36 per la stabilizzazione dei versanti: La cifra più impegnativa ( 435,73 milioni , poco meno di 15 milioni all'anno) riguarda gli interventi per la manutenzione straordinaria.
Le opere «funzionali» in Trentino.
In regione è prevista la destinazione di metà degli 800 milioni di opere «funzionali»: 200 milioni in Alto Adige quale contributo al sistema viario tra Bolzano e la Bassa Atesina ( 367,88 milioni di costo) e per la circonvallazione di Colle Isarco ( 35,11 milioni ); 200 milioni di contributo alla Provincia di Trento per una serie di interventi dal valore complessivo di 201.609.200,00 euro. I più rilevanti sono il collegamento stradale in galleria Passo San Giovanni-Cretaccio tra Rovereto e Riva del Garda ( 64,5 milioni ), il rifacimento del viadotto Canova a Trento e la sistemazione della tangenziale all'altezza dell'area del nuovo ospedale, con la eliminazione del cavalcavia per Ravina, e il sostegno alla trasformazione dell'attuale tracciato dell'A22 in circonvallazioni cittadine: 15 milioni per quella di Trento, 35 milioni per quella di Rovereto.

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