L'aeroporto Catullo? E' aperto la società replica ai deputati trentini della Lega

L’aeroporto di Verona è aperto. Lo sottolinea la Società Catullo Spa che gestisce lo scalo scaligero in una nota dichiara che «come già sottolineato nei giorni scorsi, pur non rientrando fino al 14 giugno nell’elenco degli aeroporti aperti al traffico commerciale, lo scalo veronese, su autorizzazione di Enac, può comunque operare per voli passeggeri sulla base di richiest pervenute da compagnie aeree».

La nota è in risposta all’interrogazione presentata al Ministro dei Trasporti da alcuni deputati trentini della Lega, che attaccavano il Governo per non aver riaperto il Catullo: «I voli ci sono. Così - sottolinea la nota societaria - è infatti accaduto in questi giorni con due voli da e per Chisinau effettuati da FlyOne e un volo da Tenerife di Neos».

Catullo Spa ribadisce che «l’aeroporto è a tutti gli effetti operativo, la chiusura permane solo in assenza di voli, con il ragionevole obiettivo di non sprecare immotivatamente risorse».

«Nel frattempo, con gradualità, la programmazione voli dell’aeroporto si sta rimettendo in moto. Il 18 giugno è prevista la ripartenza di Volotea ed Air Dolomiti, pochi giorni dopo quella di Wizzair, Transavia e Ryanair» conclude la nota.


COSA DICEVANO I DEPUTATI LEGHISTI - «La ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli ha firmato un nuovo decreto che riattiva dal 3 giugno alcuni aeroporti, ma non il Catullo di Verona, lo scalo alla cui gestione partecipa la Provincia di Trento». Protestano i deputati trentini della Lega Diego Binelli, Vanessa Cattoi, Martina Loss, Mauro Sutto. «Grave il blocco ad oltranza dell’aeroporto Catullo - dichiarano i parlamentari - Il governo non si rende conto del danno enorme che sta provocando all’economia non solo del Veneto, ma anche del Trentino. Il nuovo decreto del Mit (il ministero delle Infrastrutture ndr), che impedisce di fatto la riapertura dello scalo veronese, comporterà ulteriori disagi agli utenti e mortificherà in particolare il turismo del nostro territorio. Un settore già fortemente penalizzato da una parte dal lockdown e, dall’altra, dai pregiudizi tanto ostinati quanto offensivi dell’Austria sulla riapertura delle frontiere del Brennero. Una tenaglia micidiale alla quale ci opponiamo. Presenteremo nelle prossime ore un’interrogazione al ministro De Micheli per conoscere le ragioni di questa esclusione assurda e per sollecitare l’immediata riapertura dell’aeroporto veronese».

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