Raccoglitori stranieri per la frutta a Trento, Rovereto e Cles punti prelievo per fare i tamponi

Coldiretti Trento ha avviato una campagna di comunicazione rivolta alle imprese e ai lavoratori per informare sugli aspetti operativi che regolamentano le entrate in trentino di cittadini extracomunitari o provenienti dai paesi europei soggetti a restrizione.

Non ci sarà stop per la quarantena: dopo il tampone al loro arrivo, i raccoglitori di mele o di uva potranno svolgere la "quarantena" lavorando nei campi, purché non siano risultati positivi. Si calcola che in Trentino servano circa 20 mila braccianti, e i trentini che si sono iscritti alle speciali liste per lavorare nei campi sono solo 2 mila. Inoltre, solo meno di 200 aziende agricole su 3 mila in Trentino hanno richiesto i disoccupati trentini, mentre le altre  preferiscono affidarsi agli stranieri dell'Est.

«La possibilità di effettuare i tamponi ai lavoratori provenienti dall’estero da parte delle aziende agricole è un obiettivo raggiunto anche grazie all’intervento di Coldiretti a favore dell’agricoltura trentina», riferisce, in una nota, il presidente di Coldiretti Trento, Gianluca Barbacovi, in riferimento all’introduzione dei tamponi per la rilevazione del coronavirus sui lavoratori provenienti dall’estero.

Il tampone verrà effettuato nei punti prelievo di Trento e Rovereto. È prevista l’apertura di un punto di prelievo a Cles, previa comunicazione con il dipartimento di prevenzione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento.

I lavoratori stranieri che risulteranno negativi potranno prendere parte da subito alle attività di raccolta.

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