Superbonus al 110% in Trentino l'85% delle case potrebbe usufruire del fondo

Uno dei settori che riceverà gli stimoli più significativi dal superbonus 110%, ossia dall’introduzione degli incentivi per la riqualificazione energetica e antisismica degli edifici, è il comparto delle costruzioni. Un quadro dei valori in gioco lo fa uno studio di Intesasanpaolo.
Il settore delle costruzioni nel 2018 aveva una incidenza del 7,1% (pari a 19 mila occupati) nella Provincia di Trento e al 6,5% (pari a 20 mila occupati) nella Provincia di Bolzano. Il settore aveva generato 2 miliardi in Trentino Alto Adige di valore aggiunto.

Negli ultimi dieci anni il comparto è stato interessato da un importante processo di ridimensionamento che per il Veneto si è rivelato più accentuato rispetto al dato nazionale: tra il 2008 e il 2018 il valore aggiunto ha subito una riduzione del -38%, tre punti percentuali in più della media nazionale (-35%), mentre per il Trentino Alto Adige e il Friuli le riduzioni sono state più moderate (-23% e -17% rispettivamente).

In termini di valore delle abitazioni, nel 2016 il valore del patrimonio residenziale complessivo ammontava a 831 miliardi pari all’13,8% del valore italiano. Il Trentino-Alto Adige presenta l’incidenza del patrimonio residenziale sul Pil più elevato (pari al 5%).
La quota di edifici residenziali con elevate prestazione energetiche (certificati in classe A o B) è piuttosto bassa: 13% in Trentino del totale delle attestazioni energetiche presentate. Il Trentino Alto Adige guida la classifica italiana per intensità di recupero edilizio e di riqualificazione energetica: nel periodo 2011-2018 ha mostrato un importo portato in detrazione per abitazione pari a 2.852 euro; sopra la media italiana (1.093) anche il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto (entrambi con 1.789 euro). Tra le tipologie di riqualificazione più utilizzate ai fini delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico, ci sono i serramenti (39% in Trentino Alto Adige), seguiti dalle schermature per isolamento termico (20% in Trentino Alto Adige) e le caldaie a condensazione (16% in Trentino Alto Adige).

Nel nuovo superbonus al 110% sarà possibile abbinare agli interventi di riqualificazione energetica considerati “trainanti” (isolamento termico di almeno il 25% delle superfici disperdenti, sostituzione di caldaie esistenti con impianti a condensazione o pompa di calore) anche la detrazione per gli impianti fotovoltaici e i sistemi di accumulo con il miglioramento di almeno due classi energetiche.
Gli incentivi del superbonus attiveranno il settore delle costruzioni che è stato colpito in maniera importante dalle misure di contenimento e in Trentino è già iniziata la corsa alla progettazione e ai lavori.

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