Tasse, in Trentino arrivano 70mila cartelle esattoriali

di Francesco Terreri

Dal 16 ottobre una valanga di 70mila cartelle e ingiunzioni di pagamento si riverserà sui contribuenti trentini, che saranno chiamati a pagare imposte nazionali, tributi locali, sanzioni arretrate per un totale di 65 milioni di euro.

Sono gli atti della riscossione coattiva del fisco nazionale, 25mila cartelle per 50 milioni, e di quello provinciale attraverso Trentino Riscossioni, 45mila ingiunzioni per 15 milioni, congelati a marzo per la crisi Covid e ora, dopo alcune proroghe, arrivati alla scadenza. Con la riscossione, riprendono anche pignoramenti di case e stipendi, compresi tra i quasi 2.000 provvedimenti pendenti nei tribunali di Trento e Rovereto. In Parlamento la proposta di prorogare lo stop fiscale dopo il 15 ottobre non è passata.

A livello nazionale Agenzia Entrate Riscossione rimetterà in moto i versamenti di entrate tributarie e non tributarie derivanti da quasi 9 milioni di cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento. Il direttore delle Entrate e presidente di Riscossione Ernesto Maria Ruffini , durante la recente audizione in commissione Finanze al Senato, ha rassicurato che per la notifica delle cartelle ci sarà una «ripresa progressiva». Al tempo stesso però riprenderà l'attività ordinaria, con una particolare attenzione, vista l'emergenza Covid, al dialogo e all'interazione a distanza, via web, con il contribuente.

Le cartelle sospese da Agenzia Entrate Riscossione in regione sono 54.500, di cui 25.092 in provincia di Trento. Il 70% degli atti prevede pagamenti inferiori a 1.000 euro, il 17% tra 1.000 e 5.000 euro, il 13% superiore a 5.000 euro. Nel 2019 l'ex Equitalia ha incassato in regione 138,7 milioni, in aumento del 14,8% sull'anno precedente. Gli incassi da ruolo, cioè da attività ordinaria, sono pari a 108,7 milioni, con un balzo del 36,2% sul 2018. Di questa cifra, almeno 50 milioni sono trentini.

Gli altri 30,1 milioni introitati da Agenzia Riscossione derivano dalla definizione agevolata, cioè dalla rottamazione delle cartelle. L'8 marzo scorso sono stati sospesi tutti i pagamenti rateizzati di imposte, compresa la rottamazione ter e il saldo e stralcio. In regione ci sono stati, peraltro, 4.660 contribuenti che hanno pagato le rate entro il 30 aprile e 4.720 che hanno pagato entro il 30 giugno. I versamenti a rate ripartono entro il 30 novembre, la prossima scadenza della rottamazione è il 10 dicembre.

Alle procedure nazionali vanno aggiunte quelle locali. Trentino Riscossioni, la società provinciale che gestisce i tributi locali, ha in pancia circa 45mila ingiunzioni fiscali da inviare, per una somma totale vicina ai 15 milioni. Si tratta di tributi per metà circa della Provincia, in primo luogo il bollo auto, per metà dei Comuni, in testa l'Imis arretrata non pagata. Anche in questo caso l'attività riprenderà gradualmente ma comunque in modo massiccio. Partiranno anche 4.000 solleciti e si rimetteranno in moto oltre 3.000 rateizzazioni.

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