Bagni pubblici all'ex Apt in piazza Dante

Chiudono i bagni pubblici di via Belenzani (l'edificio verrà venduto) e aprono quelli nuovi in piazza Dante. Più precisamente saranno collocati sul retro della palazzina che ospitava la sede dell'Apt (e oggi sede delle Universiadi, che si sono concluse ormai un anno fa). Sarà presente anche uno spazio con fasciatoio. Sarà il primo passo di riqualificazione dell'intera struttura: l'importo complessivo del progetto è pari a 200mila euro. I lavori, che potrebbero cominciare già nella primavera del prossimo anno, dureranno cinque mesi.

IL COMUNICATO

È stato approvato dalla Giunta comunale il progetto esecutivo relativo alla sistemazione della palazzina ex Apt in piazza Dante 24 per la realizzazione dei nuovi bagni pubblici.

Lo spostamento dall'attuale collocazione di via Belenzani, 54 si rende necessario per poter provvedere alla messa in vendita dell'edificio dell'ex Municipio, così come previsto dagli obiettivi inseriti nel bilancio 2014.

La nuova sede, individuata nella palazzina all'angolo tra via Alfieri e via Torre Vanga, risponde ai requisiti generali che l'Amministrazione si era posta come vincolanti: i bagni risultano collocati all'interno di un edificio di proprietà e attualmente alla ricerca di una adeguata destinazione definitiva, sbarrierabile, in un contesto centrale tale da far conservare la prerogativa che i bagni pubblici hanno avuto in città negli ultimi anni.

A Trento infatti i bagni pubblici sono stati presenti in via Belenzani per diversi decenni, prima nell'ala sud di palazzo Thun, poi dal 2003 al civico 54, nel vecchio Municipio. Il decentramento di questo servizio al pubblico verrebbe avvertito come una perdita rispetto alla attuale situazione, anche considerata la volontà di apertura al turismo della città di Trento. La presenza di bagni pubblici presidiati, adeguati all'utilizzo da parte dei disabili, attrezzati con fasciatoio per l'uso da parte delle famiglie, vuole così sottolineare la volontà di accoglienza da parte della città.

Il progetto esecutivo di ottobre 2014, elaborato dall'architetto Anna Bruschetti (Servizio Edilizia pubblica) e dall'architetto Marco Brunelli (libero professionista), ha previsto la realizzazione dei nuovi bagni pubblici nella parte retrostante dell'edificio, accessibile da via Torre Vanga e da un nuovo accesso sbarrierato da nord. I nuovi bagni occuperanno quindi circa metà della superficie utile dell'edificio, lasciando libero e indipendente l'utilizzo della parte restante dell'edificio. Lo spazio aperto affacciato su piazza Dante, accessibile con la gradinata e la rampa sul prospetto principale a est, l'ufficio e i servizi esistenti saranno destinati nuovamente all'Apt.

Nella palazzina è attualmente insediato il comitato per le Universiadi che dovrebbe liberarla entro la fine di dicembre. In occasione di tale ultimo utilizzo era stato realizzato un riordino generale del complesso, con il recupero nella parte retrostante della vecchia palladiana e del lucernario di copertura.

Il progetto per i nuovi bagni prevede di realizzare due zone servizi separati per maschi e per femmine, contenenti ciascuno un bagno disabili, due servizi singoli e un servizio per famiglie con fasciatoio. Oltre alla zona servizi vera e propria è previsto un piccolo locale deposito per i materiali di consumo e pulizia a servizio del personale con in carico la gestione.

Il custode sarà collocato nell'atrio di ingresso, da dove è possibile accedere a un ulteriore locale affacciato sul parco, dove troverà posto il presidio della polizia locale.

Oltre ai lavori interni l'intervento propone una riqualificazione generale dell'involucro edilizio, sia da un punto di vista estetico che energetico: viene infatti prevista la realizzazione di un cappotto con rivestimento in listelli di larice. Il fronte ovest dell'edificio è a oggi un vero e proprio retro e terminati i lavori di riordino del parco con la pulizia delle viste ottenuta, risulta inadeguato al decoro del contesto: l'idea di progetto è quella di riqualificare questa facciata realizzando una quinta in legno che conterrebbe spazi e varchi tecnici. Altro fronte chiave dell'intervento è quello verso nord, dal quale attraverso una passerella si raggiunge un nuovo accesso sbarrierato alla zona servizi.

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