Via libera agli impianti di riscaldamento anche a bassa quota dal 15 ottobre

Lo ha comunicato oggi il Comune di Trento

Non sarà un argomento di strettissima attualità, data la splendida giornata di sole di oggi: ma è bastato il maltempo di venerdì e di ieri a ricordare a tutti, anche in città, come le temperature stiano iniziando a farsi sempre più «fresche». Ed a partire dal 15 ottobre, anche negli edifici al di sotto dei 430 metri di altitudine sarà possibile accendere il riscaldamento per un massimo di 14 ore giornaliere, distribuite tra le 5 e le 23.

Lo ha comunicato oggi il Comune di Trento, che ha spiegato come in questi giorni i tecnici comunali stiano iniziando le operazioni di accensione degli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici, dando priorità ad asili nido, scuole materne e ambulatori.

L’accensione degli impianti termici nelle abitazioni è legata alla quota sul livello del mare in cui si trova l’edificio interessato. La zona climatica “F” individua gli edifici oltre i 430 metri sul livello del mare, la zona climatica “E” individua gli edifici nella restante parte del territorio comunale. Nella zona climatica “F” il funzionamento degli impianti termici non è soggetto ad alcuna limitazione né riguardo al periodo dell’anno né alla durata giornaliera.

Nella zona climatica “E” l’esercizio degli impianti termici è limitato ad un massimo di 14 ore giornaliere, distribuite tra le 5 e le 23, per il periodo compreso tra il 15 ottobre e il 15 aprile. Al di fuori di tale periodo (dal 16 aprile al 14 ottobre) gli impianti termici possono essere accesi per un massimo di 7 ore al giorno dalle 5 alle 23. La temperatura massima interna della casa prevista dalla legge è di 20 gradi centigradi: temperature più basse peggiorano il comfort mentre a ogni grado in più di temperatura interna dell’aria corrisponde, ovviamente, un maggior consumo di combustibile.

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