Caldaie, rischio sanzioni nei condomini Entro il 31 vanno installati i contatori dei consumi

di Domenico Sartori

C'è un problema di costi e, negli ultimi mesi, pure di reperibilità dei materiali sul mercato. Fatto è che all'appuntamento con il termine ultimo per la installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore il Trentino, come il resto del Paese, arriva in ritardo. Il termine ultimo è il prossimo 31 dicembre. Pochi giorni, dopodiché scatteranno le sanzioni. Pesanti: da 500 a 2.500 euro per ogni unità immobiliare. «Confidiamo nel buon senso, e che il Governo accolga la richiesta di Confedilizia, trovando una soluzione» dice l'assessore all'edilizia abitativa della Provincia di Trento, Carlo Daldoss «noi abbiamo zero possibilità di manovra». Quindi la Provincia non ha neanche la minima di idea di quanti condomìni si siano adeguati nella corsa che c'è stata negli ultimi mesi. Anche se sarà poi chiamata, per legge, ad applicare le sanzioni.
Cosa dice la legge.
L'Italia è chiamata ad applicare la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, recepita con il decreto legislativo 102 del 2014, che ha reso obbligatoria la misurazione individuale del riscaldamento degli edifici. Una norma da ultimo integrata con il decreto legislativo 141 del luglio scorso. Nei condomìni e negli edifici cosiddetti polifunzionali che hanno una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata, o sono alimentati da una rete di teleriscaldamento o da un sistema centralizzato che alimenta più edifici, è obbligatoria l'installazione, a cura del proprietario, entro il 31 dicembre 2016, «di sotto-contatori individuali per misurare l'effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare, nella misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali».

Se è impossibile installare i misuratori, o se farlo è per costi sproporzionato rispetto ai risparmi ottenibili, ciò va asseverato da una relazione tecnica di un professionista abilitato. I sotto-contatori vanno bene per gli impianti a diramazione orizzontale, dove è possibile installare il constabilizzatore dei consumi all'ingresso dell'unità immobiliare. In alternativa, il proprietario deve installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per quantificare il consumo di calore in corrispondenza di ciascun corpo scaldante: uno su ogni radiatore.
La proroga impossibile.
Prima; il ritardo nella definizione della normativa nazionale in applicazione della direttiva comunitaria del 2012; poi, la corsa all'installazione che ha sovraccaricato di lavoro le ditte specializzate. Fatto è che tutti confidano in una proroga. Ma è una falsa aspettativa, perché il Governo, se la concedesse, potrebbe essere sottoposto a procedura di infrazione per violazione della direttiva Ue. Una grana, per il Governo Gentiloni. Stante la situazione, i proprietari di un edificio condominiale con impianto centralizzato, dove l'assemblea non ha deliberato e fatto seguire i lavori, dal prossimo 1 gennaio sono passibili di sanzione.
«Ci vuole buon senso».
La Provincia ha una responsabilità indiretta in quanto la controllata Itea spa deve ancora adeguare buona parte degli impianti. Il presidente Salvatore Ghirardini , lo scorso agosto, aveva spiegato a l'Adige : 4.800 alloggi da adeguare, mille entro il 2016, altri mille nella primavera 2017, un piano da completare entro il 2017-'18. Anche per una questione di costi a carico di Itea: circa 10 milioni di euro (a livello nazionale, tra ripartitori, valvole termostatiche, sistemi di pompaggio e altri interventi, s'è stimato un costo tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro, ndr). Dice l'assessore Daldoss: «Ho parlato con degli idrauilici. Mi dicono che c'è difficoltà a trovare i misuratori sul mercato. Confido nel decreto Milleproroghe. Molti si sono adeguati, ne sono stati installati tantissimi. Adesso, è una questione di ragionevolezza. Non si può fare in un anno ciò che non si è fatto in 40». Il problema è che se il Governo concede la proroga, finisce sotto infrazione... «Ma io credo» osserva Daldsoss «che una soluzione, concordata con Bruxelles, si potrà trovare».

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