Via ai controlli: congelati aiuti per l'asilo a 400 famiglie

di Angelo Conte

Assegno unico, per 400 famiglie gli aiuti per l’abbattimento delle tariffe degli asili nido c’è uno stop. Dai controlli della Provincia, infatti, è emerso che si tratta di nuclei familiari che hanno ricevuto altri tipi di aiuto per i servizi come il nido da parte dell’Inps o della Provincia stessa. E quindi ora le 400 famiglie saranno convocate per chiarire assieme la quantità di contributi complessivamente ricevuti, per capire quanta parte di quelli provinciali assegnare.

Nei casi in cui la somma dei sostegni ottenuti da più enti come l’Inps e la Provincia, tramite ad esempio i buoni di servizio con quelli da assegnare tramite l’assegno unico provinciale siano superiori ai limiti massimi di aiuti previsti dalla legge o superino la cifra della retta pagata, la Provincia dovrà probabilmente ricalcolare l’aiuto fino anche ad azzerarlo se necessario. Se invece i limiti del sostegno saranno rispettati, si darà l’ok agli aiuti calcolati ad oggi.

Insomma, per evitare di assegnare un sostegno eccessivo che dovrebbe essere poi recuperato dalle famiglie beneficiarie, la Provincia vuole essere certa che non ci sia un aiuto che, sommato agli altri interventi, in particolare a quelli dell’Inps, di fatto ecceda quanto previsto dalle norme provinciali o, in alcuni casi, persino la retta pagata dalle stesse famiglie.

Intanto, l’assegno unico per le famiglie trentine interessate è andato di fatto a regime, e col primo marzo saranno assegnati 6,5 milioni di euro relativi agli aiuti per il solo mese prossimo a 33.600 persone. Con la riforma del welfare approvata dalla giunta provinciale lo scorso anno, infatti, sono stati riportati sotto un unico tetto gli aiuti che prima erano relativi al reddito di garanzia, all’assegno regionale al nucleo familiare e il sostegno ai familiari con disabilità.

Il nuovo strumento è stato definito in settembre e le domande sono partite il 10 ottobre scorso. Anche per questo, e per l’alto numero di domande da elaborare e da ripesare con i nuovi criteri, i primi assegni sono arrivati con qualche ritardo ai diretti interessati. Ma col primo marzo il problema di fatto viene considerato superato e con il primo di tutti i mesi, a partire proprio dal prossimo mese, verranno versati gli aiuti alle famiglie interessate relativamente, appunto, agli aiuti dell’ex reddito di garanzia, dell’ex assegno regionale al nucleo familiare e dei sostegni a familiari disabili. In totale si tratta di risorse per oltre 75 milioni di euro, cui vanno aggiunti anche quelle che aiutano ad abbattere le rette degli asili o i costi per le Tagesmutter. Per una parte degli aventi diritto, appunto le 400 famiglie, ci sarà un supplemento di controllo per evitare cumuli non dovuti di aiuti.

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