«Minacciato con la pistola e legato» La rapina durante la sfilata degli alpini

Mentre l'adunata gli alpini entrava nel clou con la grande sfilata di domenica, a Spini di Gardolo si è consumata una rapina pistola in pugno. Vittima un automobilista, minacciato con l'arma, legato e poi derubato della macchina. Non appena la vittima è riuscita a liberarsi e chiedere aiuto, a tutte le forze dell'ordine impegnate nei controlli è arrivato l'ordine di aumentare la soglia di allerta. L'allarme sicurezza è scattato immediatamente lungo il percorso della sfilata e attorno al palco delle autorità.  

Nessuno dei presenti si è accorto dell'emergenza, né è cambiato il programma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha lasciato piazza Dante alle 11.30 del mattino come previsto. Ma è salita la tensione nella sala operativa interforze, allestita in questura per il coordinamento delle attività e dei controlli per l'adunata. Subito a Spini sono state mandate le pattuglie per raggiungere l'automobilista rapinato, capire cosa fosse accaduto e raccogliere dettagli utili alle ricerche del bandito in fuga. Alle centrali operative di tutto il Trentino è dunque stata diramata la nota di rintraccio dell'auto rubata, una berlina tedesca con targa straniera. Occhi aperti da parte di tutti gli uomini impegnati nella sicurezza dell'adunata per controllare che il veicolo rubato non si avvicinasse ai varchi che impedivano l'ingresso di mezzi non autorizzati in centro. Il nucleo della città, invaso da 600mila persone tra alpini e simpatizzanti, è stato ulteriormente «blindato» con l'arrivo - discreto - di ulteriori forze. 

Con il passare dei minuti e delle ore, l'emergenza è parzialmente rientrata: la berlina sembrava essere scomparsa o, comunque, non sarebbe stata ripresa da nessuna delle telecamere che sorvegliavano il centro e le zone limitrofe. Il livello di allerta è rimasto alto fino al termine dell'adunata. Sull'episodio, dai contorni ancora poco chiari, stanno indagando le forze dell'ordine. Stando al racconto dell'automobilista rapinato, il reato si è consumato in una strada di Spini di Gardolo. Nel sobborgo nord, è facile perdersi del dedalo di vie se non si è pratici della zona. L'uomo sarebbe stato fermato da uno sconosciuto e minacciato con una pistola.  

Saranno le indagini a chiarire se si sia trattato di una coincidenza particolarmente sfortunata, con l'ignaro automobilista che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, o se tra la vittima ed il rapinatore ci possa essere un collegamento. La rapina non si è conclusa con la minaccia verbale pistola in pugno: la vittima è stata anche legata, evidentemente per ritardare l'allarme. I contorni della vicenda sono tutti da chiarire, certo è che episodi di tale violenza e con questa dinamica sono estranei alla criminalità locale. Non è escluso che ad agire sia stato un balordo. Se l'arma fosse autentica o una replica giocattolo è difficile da verificare. Dalle telecamere installate nella zona di Spini si cercano immagini dell'auto rubata in fuga, per capire la direzione imboccata dal rapinatore. 
In occasione dell'adunata degli alpini sono state messe in campo misure di sicurezza straordinarie, con un imponente impianto di sicurezza dovuto sia alla presenza di centinaia di migliaia di persone, sia all'arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oltre che per una generale allerta a livello internazionale. Ad alzare la soglia di attenzione anche il triplice attacco di matrice anarchica avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi sulla linee ferroviarie del Brennero e della Valsugana. In città lo scorso fine settimana sono giunti artificieri antisabotaggio, tiratori scelti e unità cinofile antiesplosivo. Ma anche nel resto del Trentino, in vista degli arrivi di persone da tutta Italia per la sfilata di domenica, sono stati aumentati i controlli lungo le strade.

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