Test presidi, da 673 a 247 Ma ne resteranno solo 30

di Denise Rocca

Sono 247 gli aspiranti dirigenti scolastici che hanno superato il primo test scritto della preselezione del concorso provinciale e accedono al colloquio orale di settembre.

Si era partiti da 673 candidature, arrivate al Dipartimento della Conoscenza della Provincia all’indizione del nuovo concorso che si svolge in contemporanea a quello nazionale.
Dei curriculum arrivati, 241 erano di aspiranti dirigenti residenti sul territorio provinciale, la maggior parte invece, 432, provenivano dal resto d’Italia.

Una prima selezione per titoli ha ridotto di oltre la metà i partecipanti: in 306 sono stati ammessi al test a risposta multipla che si è svolto il 31 luglio scorso, dal quale i superstiti sono oggi 247.

Manca ancora parecchio prima della conclusione dell’iter di selezione, infatti questa è ancora la fase pre-selettiva di una lunga procedura fatta anche di un periodo di formazione: il concorso per i futuri dirigenti scolastici è articolato in quattro fasi: si è già svolta la prova di preselezione, che oltre al citato test prevede anche una serie di colloqui individuali che si terranno a partire dalla prima settimana di settembre e la presentazione di un portfolio professionale individuale che i candidati sono chiamati a preparare in questi giorni, prima di iniziare gli orali che sono calendarizzati dal 4 al 18 settembre e vedranno all’opera tre commissioni al lavoro parallelamente per riuscire a sentire tutti i candidati per circa 25 minuti a testa.

Il punteggio della prova di preselezione sarà calcolato con somma ponderata tra il punteggio del test a risposta multipla e il punteggio del colloquio individuale pesati rispettivamente per il 40 percento e il 60 percento. Infine, verrà formata una graduatoria secondo l’ordine decrescente del punteggio complessivo conseguito da ciascun candidato, derivante dalla somma ponderata del punteggio della preselezione per titoli e del punteggio della prova di preselezione pesati rispettivamente per il 30 percento e il 70 percento.

In seguito alla preselezione e a questa sequenza di calcoli, gli aspiranti dirigenti rimarranno in 100 (numero che può variare di qualche unità perché sono ammessi coloro che raggiungono un punteggio di pari merito con il 100esimo idoneo).

Seguirà il concorso di ammissione che consiste in un’altra prova scritta e un orale, dopo il quale scenderanno a 36 gli aspiranti dirigenti futuri. A questo punto inizia un periodo di tirocinio per i 36 superstiti al termine del quale un ulteriore esame determinerà la graduatoria dei 30 vincitori dalla quale verranno «pescati» i futuri dirigenti per le sedi trentine a partire dall’anno scolastico 2019/20.

I requisiti per partecipare al concorso provinciale prevedevano l’abilitazione all’insegnamento e il servizio a tempo indeterminato, oltre all’esperienza di 7 anni di docenza alle spalle nelle istituzioni scolastiche provinciali o nazionali.

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