Corsi di genere, sono scattate le verifiche L'assessora Segnana: «Incontrerò gli insegnanti»

È iniziato ieri l’iter di esame dei percorsi di educazione di genere sospesi dall’assessorato alle pari opportunità guidato da Stefania Segnana, che ha intravisto nell’iniziativa una possibile promozione nelle scuole della presunta teoria «gender».

La questione è stata approfondita con i dirigenti del Dipartimento e dell’Iprase (Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa): «Ho raccolto il materiale necessario per approfondire la questione, ma ogni decisione sarà assunta in accordo con l’assessore alla conoscenza Mirko Bisesti che, a sua volta, sta compiendo un approfondimento in merito» spiega Segnana, che annuncia: «Successivamente incontrerò gli insegnanti».

«Analizzeremo i fascicoli dei progetti in questi giorni. Manteniamo la nostra posizione iniziale: se si organizzano dei corsi dedicati al rispetto, per contrastare bullismo e violenza sulle donne, va benissimo. Sarebbe sbagliato non promuovere questo genere di iniziative. Non si devono però toccare tematiche legate alla sessualità e discorsi che riguardano teorie gender».

Non è stata fissata una scadenza entro la quale sarà assunta una decisione definitiva in merito da parte della giunta guidata dal presidente Maurizio Fugatti. I corsi potrebbero essere avviati (seppure con un leggero ritardo) oppure annullati o modificati. Le perplessità iniziali - lo ricordiamo - erano nate in seguito alla distribuzione in una classe quarta di un libro su un extraterrestre che non ha deciso se essere maschio o femmina.

LA PRORETTRICE POGGIO: «MI AUTODENUNCIO»


IL «RAMMARICO» DELLE PARI OPPORTUNITÀ

La Commissione provinciale trentina Pari opportunità (Cppo) esprime «profondo rammarico» per la sospensione dei percorsi del progetto Educare alla relazione di genere per l’anno scolastico 2018-2019 in corso.

La Cppo è stata promotrice e partner del progetto sin dall’anno scolastico 2010-2011 assieme a Università di Trento, Iprase e Ufficio Pari opportunità della Provincia autonoma. Esprime inoltre «sconcerto per la totale mancanza di comunicazione e confronto da parte della Giunta che ha ad oggi ignorato l’offerta di dialogo posta dalla Cppo».

Risale infatti ormai al 31 dicembre 2018 la lettera inviata congiuntamente da Cppo e Centro studi interdisciplinari di genere dell’Università di Trento all’assessore Mirko Bisesti e all’assessora Stefania Segnana, con la quale la presidente Fedrizzi e la coordinatrice Poggio si erano immediatamente rese disponibili ad un incontro, per chiarire i contenuti dell’iniziativa in oggetto e rispondere ad eventuali dubbi.

 

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