Caos A22 fra Vipiteno e il confine: «Colpa di chi non rispetta le regole»

«I pesanti disagi alla circolazione delle ultime 24 ore in prossimità del valico del Brennero sono stati in massima parte causati dal mancato rispetto delle regole». È quanto si legge in una nota dell’autostrada A22 del Brennero, dove già ieri si erano create code al confine con l’Austria e stamani è stata decisa la chiusura di quel tratto.

Nella nota viene ricordato «l’obbligo vigente lungo tutta la A22 di montare pneumatici invernali, o avere a bordo le catene da neve».

Durante la notte tra venerdì e sabato, spiega l’Autobrennero, «si è continuato a lavorare per rimuovere le code attraverso la chiusura delle stazioni in ingresso e attivando, alle 4.40, l’uscita obbligatoria per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate alla stazione di Trento Nord. Alle 7.30 di oggi poi è stato chiuso al traffico il tratto Chiusa-Vipiteno in direzione Brennero. Nel frattempo era già caduto fino a un metro di neve».

L’Autostrada del Brennero aggiunge che «si sta adoperando in ogni modo per risolverli il più rapidamente possibile, compatibilmente con una situazione di oggettiva emergenza determinata dal sommarsi di più fattori non controllabili dalla Società» e coglie l’occasione per ricordare il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti lungo tutta la tratta e con ogni condizione metereologica, oltre all’obbligo vigente lungo tutta la A22 di montare pneumatici invernali, o avere a bordo le catene da neve.


 

IL RACCONTO DEI BLOCCATI - «La paura non le è ancora passata, ma sta bene, alla fine è arrivata a casa». Riccardo Del Bene, infermiere a Garmisch, in Germania, racconta così della moglie, che per 12 ore è rimasta bloccata in auto sull’autostrada del Brennero, nella notte, con la figlia di 12 anni e il figlio di 15 anni. Erano partiti alle 15 di ieri da Pesaro e «di solito in 6 ore sono qui, invece sono stati fermi in autostrada, in Alto Adige, salendo verso il confine, in coda dalle 20.48 di ieri fino alle 8 della mattina» riferisce l’uomo.
«Sono rimasti completamente senza assistenza - protesta -. Abbiamo chiamato tutti i numeri di emergenza, ma per l’intera notte non hanno visto anima viva. Neanche un lampeggiante, nè giallo, nè blu» ha specificato, riferendosi ai mezzi di servizio o di soccorso.

Affermazioni che alla prima mattina avevano ceduto a toni disperati, una richiesta di aiuto di chi iniziava a temere per la vita dei propri cari. «Mi chiedo se devono morire in auto», aveva detto Del Bene prima di avere la notizia che era stato aperto loro un varco tra i tir incolonnati nella neve, a poche decine di chilometri dal valico. «C’era così tanta neve - ha spiegato poi nel pomeriggio - che nemmeno le auto potevano più muoversi, nemmeno quelle attrezzate».
Ma la sua famiglia non è stata l’unica a vivere l’odissea di una notte al freddo, bloccata sotto la nevicata.

«C’è un italiano qui a Garmisch - racconta - che stava aspettando la cognata che era partita ieri da Vicenza. È rimasta bloccata in autostrada fino alle 14 di oggi, cioè quando sono arrivati dei mezzi e le hanno tagliato il guard-rail, dicendole di tornare indietro, anzichè proseguire verso nord».
Un’autostrada che si è trasformata in una trappola sotto la neve anche per un’altra mamma. «Siamo senza cibo, l’acqua è finita e non abbiamo mai visto passare nessuno in 15 ore -dice alle 11.30 di mattina - Vogliono forse lasciarci morire qui? Stiamo centellinando la benzina e ormai ovviamente il nostro morale è allo stremo».

Chi ha scampato la notte sotto la neve in autostrada non ha potuto evitare le code chilometriche. «Sono entrato a Bolzano nord a metà mattina e mi sono ritrovato in coda. Adesso sono passate ore - spiega un automobilista -. C’era scritto di fare attenzione ma non una parola che fornisse l’indicazione di file chilometriche».


 NON USATE L'AUTOSTRADA è l'appello che viene rivolto a chi si sta mettendo in viaggio verso Nord. Ecco il racconto della giornata e la situazione attuale. 

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