Arriva il grande caldo in regione giovedì e venerdì sopra i 40 gradi e più di 24 durante la notte

E' in arrivo una delle più intense ondate di caldo dell'ultimo decennio in Europa, con punte di 40 gradi anche in Italia e in particolare al Centro-Nord. Secondo i meteorologi di 3Bmeteo e Meteo Expert, l'ultima settimana di giugno si prospetta rovente, con possibili temperature record in alcune Capitali europee. La poderosa ondata di caldo dovrebbe raggiungere l'apice tra il 27 e il 29 giugno, sono attesi picchi di 37-40 gradi anche da noi.

LA PROTEZIONE CIVILE DEL TRENTINO ha diramato oggi un avviso meteo per temperature elevate. «Situazione meteorologica: Un’alta pressione di origine africana determinerà temperature elevate almeno fino a domenica 30 giugno.

Tipo di fenomeni Le temperature sono previste in aumento su tutto il territorio. In Valle dell’Adige si prevedono valori massimi superiori ai 35°C, con punte fino a 38-40°C. Durata prevista: Fino a lunedì 1° luglio, con fase più intensa tra mercoledì 26 e venerdì 28 giugno.

Zone interessate: I fondovalle più bassi del territorio provinciale; le temperature saranno relativamente elevate anche in montagna.

Temperature elevate: I valori massimi potranno raggiungere 38 – 40 °C nei fondovalle più bassi, specie nella giornata di giovedì 27 giugno.

Forti temporali o rovesci: Possibili fenomeni intensi, con maggiore probabilità nel pomeriggio-sera di venerdì.

Trovi l’avviso qui

Le temperature, anche in Trentino ed Alto Adige, si avvicinano in questi giorni ai 40 gradi, l’ondata di caldo è destinata, stando alle previsioni del Servizio meteo provinciale, a proseguire anche nei prossimi giorni e non sono previsti fenomeni temporaleschi, e sono previste temperature elevate anche nel corso della notte, con media oltre i 23-24 gradi in fondovalle.

Per questo motivo, anche la Protezione civile di Bolzano offre una serie di semplici consigli su come affrontare al meglio la situazione, con un’attenzione particolare per le persone maggiormente vulnerabili come anziani, bambini, malati o non autosufficienti.
Per quanto riguarda la reintegrazione dei liquidi che il corpo elimina tramite la sudorazione, il consiglio è quello di bere almeno 10 bicchieri al giorno, meglio se di acqua o altre bevande non zuccherate. Da evitare bevande troppo fredde, gassate, molto zuccherate, nonchè alcolici e caffè, bevande sportive non sono adatte alle persone anziane.

Insomma, la colonnina di mercurio tenderà a salire e con l'aumento delle temperature crescono anche i rischi per la salute delle fasce di popolazione più fragili, a partire dagli anzianiDisidratazione, fratture, solitudine e interruzione dell'assistenza sono i quattro pericoli più comuni per gli anziani fragili durante l'estate, avverte la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot), ricordando che proprio in questo periodo si registra un aumento di ricoveri dovuti principalmente alla disidratazione.

"La perdita di liquidi e di acqua corporea, infatti, può determinare pericolose alterazioni metaboliche che si manifestano anche con gravi sintomi neurologici", precisa il presidente Sigot Filippo Fimognari. Un ulteriore rischio è poi strettamente legato alla possibile diminuzione di sorveglianza e assistenza che si traduce, ad esempio, in un maggior pericolo di cadute ma anche in un diminuito controllo dell'assunzione dei farmaci. I geriatri lanciano dunque l'allerta per il fenomeno della 'solitudine estiva' e dei cosiddetti 'ricoveri ospedalieri sociali' degli anziani: in alcuni casi, infatti, la famiglia ritiene di non poter più sostenere il carico assistenziale imposto dall'anziano e chiede, anche senza una vera ragione medica, l'intervento del Pronto soccorso. 

LA SITUAZIONE IN TRENTINO

La situazione locale è ben descritta dall'appassionato meteorologo Giacomo Poletti: «L'ondata di caldo dei prossimi 5-6 giorni potrebbe avere connotati straordinari anche in Trentino, con i massimi previsti fra giovedì 27 e venerdì 28, quest'ultima vista ad oggi come la giornata più calda. La settimana sarà serena, via via più calda. La cosa positiva è che la calura dovrebbe sgonfiarsi già dal week-end 29-30, con probabile fase temporalesca per i primi di luglio. Record e picchi oltre i 40° ("veri", non da termometri tipo "farmacia" o delle auto...) sono previsti da giovedì in poi sulla Pianura Padana, in Francia e Centro Europa.

Ovviamente sono tante le variabili che incidono sulle temperature massime, specie da noi, dove i cumuli nati sulle cime possono facilmente coprire il cielo: umidità del suolo e dell'aria, vento, nubi presenti sono tutti fattori decisivi.

Ad oggi però le condizioni previste sembrano "ottimali" per valori altissimi a Trento: a 850 hPa (circa 1500 m di quota) toccheremmo i 25°, valore mai visto qui almeno in epoca recente: nel "famoso" agosto 2003 sul Trentino viaggiavamo infatti a 23° a quella quota.
Inoltre avremmo flussi da nord, che tendono a scaldarsi sul nostro versante».

NELLE FABBRICHE "SOS CALORE"

Anche nelle fabbriche trentine scatta l’allerta per il caldo estivo e Fim Cisl, per il terzo anno consecutivo, promuove la campagna «Sos calore», attivando un indirizzo di posta elettronica a cui segnalare le situazioni di emergenza.
Anche quest’anno - precisa una nota - verrà quindi distribuito nelle fabbriche il vademecum «Il caldo può far male ed è pericoloso. Cosa fare?», aggiornato con le informazioni essenziali e utili consigli pratici per prevenire e gestire i più frequenti problemi legati al rischio di esposizione ad alte temperature durante il lavoro ed in particolare al rischio di colpo di calore.
Spiega Paolo Cagol, segretario Fim Trentino e responsabile del progetto: «Negli scorsi due anni la campagna ha raggiunto risultati importanti, portando all’attenzione un problema storicamente trascurato da aziende e lavoratori e consentendo di mettere in campo azioni che nel tempo hanno contribuito in molto casi a risolvere o almeno alleviare i disagi ed i rischi connessi ai picchi di caldo nelle fabbriche trentine. Purtroppo in molti casi la presenza di strutture inadeguate e le oggettive difficoltà di climatizzazione diffusa hanno costretto ad interventi conservativi, anche a causa di una carenza normativa che non definisce chiaramente quali siano le condizioni climatiche »accettabili« sul posto di lavoro».
Nei prossimi giorni verrà condotta anche la terza indagine «Condizioni di lavoro nelle fabbriche metalmeccaniche trentine», con la distribuzione di questionari di rilevazione delle condizioni di lavoro estive, degli eventuali disturbi riscontrati e degli interventi di miglioramento del microclima intrapresi dalle aziende.

 

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