Parcheggio libero? Te lo dirà una app E fra Trento e Lavis semafori intelligenti

Sensori per conoscere in tempo reale l'occupazione degli stalli blu. E mobilità intelligente a nord della città. Occhio, in futuro, a superare con il rosso uno dei dodici semafori dall'uscita del centro, da piazza Centa al confine con Lavis: la multa arriverà in automatico. I cittadini scopriranno che l'Europa, che co-finanzia il progetto, ha un senso anche percorrendo "corso nord", via Brennero, via Bolzano, via Alto Adige.

È il progetto europeo C-Roads, concepito in partnershipo con altre realtà istituzionali, soggetti pubblici e privati, che vede il Comune di Trento mettersi in gioco, in Italia, con le città di Torino e Verona. Obiettivo: migliorare la mobilità cittadina. Il progetto europeo C-Roads Italy 2 prevede interventi nell'ambito dello sviluppo e implementazione di sistemi C-Its, i Sistemi collaborativi di trasporto intelligente. Il costo del progetto è pari a 1 milione e 71 mila euro, 524 mila dei quali garantiti appunto dall'Unione europea. Sono previsti quattro distinti interventi, costituiti da moduli indipendenti. 

Il primo riguarda gli apparati hardware periferici, con l'aggiornamento tecnologico degli esistenti impianti semaforici ed installazione di unità a bordo strada per la comunicazione con i veicoli. Tecnicamente, si chiama Rsa - Road side unit. Dove sta il vantaggio? Nella migliore fluidità del traffico. «L'automobilista» spiega l'assessore alla mobilità del Comune Alberto Salizzoni «sarà informato su navigatore o smartphone della durata del verde al semaforo». La ratio è quella di garantire soprattutto il trasporto pubblico in luogo di quello privato. E questo spiega il secondo intervento, relativo al sistema di assegnazione della priorità semaforica al trasporto pubblico. Ci saranno nuovi moduli software e saranno aggiornati quelli attualmente in uso. In concreto: ad ogni impianto semaforico sarà data priorità a mezzi urbani ed extraurbanti di Trentino Trasporti. Esemplificando: se un autobus ha accumulato ritardo, un messaggio sarà in automatico inviato dal mezzo al server di gestione del semaforo, in modo da poterlo recuperare. Priorità, quindi, al trasporto pubblico.

Il terzo riguarda l'accertamento delle infrazioni al semaforo rosso. È previsto un controllo automatizzato del rispetto degli impianti semaforici con il rilevamento degli eventuali veicoli in infrazione, identificando i veicoli ed avviando il procedimento sanzionatorio. Non c'è scampo, quindi, esattamente come per chi supera i varchi della Ztl. Sono stati i cittadini residenti a segnalare che, con l'arancione, molti accelerano anziché fermarsi. L'obiettivo è aumentare la sicurezza ai semafori, in particolare per pedoni e ciclisti, con il rilevamento puntuale di chi sgarra.
Altra novità, quanto intervento, è l'applicazione di sensori sui parcheggi. Sarà realizzato un sistema di rilevamento dell'occupazione di quelli a raso, per poter verificare lo stato libero/occupato di circa 800 stalli "blu" a pagamento su strada. Se ad esempio un automobilista vuole parcheggiare nella zona di via Grazioli e del San Camillo, potrà conoscere in tempo reale, con una app, se vi sono stalli liberi. L'intendimento è evidente: ridurre il traffico parassitario provocato dalla ricerca di spazi di sosta.

L'assessore Salizzoni spiega che il progetto europeo è importante anche in prospettiva: «Oltre che per dare priorità al trasporto pubblico e avere un maggiore controllo della velocità e della mobilità, è utile in vista della evoluzione della guida automatica dei veicoli. Che è più concreta e rapida di quanto si creda. A Torino un rione è già completamente cablato con il 5G ed abilitato alla guida automatica».
I tempi? Entro giugno 2020 la progettazione dei primi tre interventi ai semafori; entro settembre 2020, la progettazione dell'intervento sui parcheggi; entro giugno 2023, il completamento dei quattro interventi.

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