Mezzolombardo: Centro Covid per chi sta un po' meglio con 5 medici neoassunti

di Marica Viganò

Finché ci saranno decessi, sei quelli di ieri, la battaglia contro il Coronavirus non può dirsi vinta. Eppure, passo dopo passo, con un cauto ottimismo, la macchina sanitaria dispone le proprie pedine per bloccare l’invisibile e mortale avversario, e avanza. Aumenteranno i tamponi e, come promesso dalla Protezione civile, arriveranno presto 78 respiratori. Cresce anche il numero dei medici, mentre per i parenti delle persone in rianimazione sarà possibile ricevere informazioni, immagini o video del proprio caro, inviare messaggi via web attraverso la piattaforma Vicino@te.

Non solo. Da oggi al Centro sanitario San Giovanni di Mezzolombardo parte l’attività del nuovo nucleo Codiv, pronto ad accogliere fino a venti pazienti provenienti dai reparti. «Si tratta di persone che stanno meglio, ma non sono completamente guarite per tornare al proprio domicilio - ha spiegato il dottor Paolo Bordon, direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale - L’attività partirà grazie alle competenze di giovani medici, di cinque neolaureati. Saranno guidati da professionisti esperti». L’assunzione è a tempo determinato per l’emergenza Covid 19.

A tal proposito non manca l’appello quasi quotidiano del presidente della Provincia Fugatti ai medici in pensione: «Abbiamo bisogno della vostra esperienza, della vostra responsabilità, della vostra competenza e disciplina, del saper fare il vostro mestiere - ha detto rivolgendosi agli specialisti - Mettetevi la mano sul cuore e partecipate a questa emergenza territoriale».

A Mezzolombardo non solo è stato creato un ambiente adatto alla convalescenza, al periodo di isolamento necessario per ristabilirsi completamente prima di tornare a casa. «In questa offerta aggiuntiva ci siamo concentrati su una grande mancanza: dare dignità a chi è in fin di vita - ha proseguito Bordon - Siamo fra i primi in Italia ad affidare i pazienti in fin di vita a professionisti del team che gestisce l’hospice. Cerchiamo di dare risposte a questo bisogno».

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