I problemi dell'insegnamento via web: genitori e studenti rilevano che non c'è omogeneità fra docente e docente

La difficoltà maggiore della scuola a distanza è quella del coordinamento, su diversi piani. Questa è l'impressione dei rappresentanti di genitori e studenti a livello provinciale, che pure apprezzano la capacità di reazione del sistema scolastico nel suo complesso. Lo stop alla scuola per limitare il diffondersi del Coronavirus potrebbe allungarsi, analizzare come è andata in queste due settimane aiuta a porre le basi per il futuro se lo stop dovesse allungarsi. «Passiamo in alcuni casi da una sovraesposizione alle videolezioni - afferma il presidente della Consulta provinciale dei genitori Maurizio Freschi - ad alcuni docenti che faticano ad inviare consegne minimali con brevi messaggi o, fino a pochi giorni fa, solo su supporto cartaceo. Una criticità da affrontare è quella, fortunatamente limitata nei numeri, della mancanza di strumenti adeguati nelle famiglie e talvolta la connessione dati, quest'ultima spesso superabile grazie alle reti wi-fi territoriali. Per quei casi in cui gli studenti fossero sprovvisti di pc, tablet o smartphone sarebbe opportuno riflettere se non sia il caso di fornire tablet in comodato d'uso gratuito, per le fasce più deboli e con una forma di garanzia per eventuali danni, che poi resterebbero nella dotazione di istituto per attività didattiche o eventuali situazioni di assenza prolungata dalle aule».

Le criticità individuate dai genitori, congiuntamente al presidente della Consulta degli studenti, Leonardo Divan , riguardano soprattutto il coordinamento fra le azioni che i singoli docenti e istituti stanno mettendo in campo per supplire alla chiusura delle scuole. In particolare per evitare che gli studenti si ritrovino incollati al computer per troppe ore al giorno o impegnati in un carico di lavoro troppo eccessivo. Altra attenzione fortemente richiesta da genitori e studenti è quella di coordinamento fra i consigli di classe all'interno dello stesso istituto in modo da limitare le differenze nell'offerta formativa tra le diverse sezioni e infine il grande tema delle valutazioni a distanza: ci saranno? Con che modalità e quali saranno i criteri? Il tema è aperto, molto dipenderà se la chiusura verrà prolungata oltre Pasqua o meno, ma proprio quest'ultimo aspetto è quello su cui le incertezze sono più ampie. «Sono emersi, in questa situazione, qualità e limiti del nostro sistema scolastico - tracciano un bilancio Divan e Freschi - che sta comunque proseguendo l'attività didattica nonostante l'emergenza. La collaborazione tra tutti i soggetti operanti a vari livelli sta esprimendosi mediamente al di là delle migliori aspettative senza però dimenticare casi limite, sia in positivo che in negativo. Vorremmo sottolineare che, prima di questa emergenza, ci trovavamo con un sistema scolastico che, a parte poche eccezioni, faticava a rapportarsi con le nuove tecnologie e ad utilizzarle al meglio, mentre ora questa triste situazione ha costretto tutti, studenti-docenti-dirigenti-genitori, a fare un enorme passo avanti nella ricerca di modalità di comunicazione ed interazione che permettessero di non interrompere l'attività didattica. Come da indicazioni del dipartimento, ciascuno ha messo in atto le modalità più congeniali nei limiti delle dotazioni tecnologiche e competenze di istituto e personali, assistiamo ad una diversificazione dell'offerta encomiabile in molti casi e, fortunatamente in pochi altri, emergono alcuni limiti quasi sempre legati a singoli e non al sistema».

E un'esortazione a chi fa più fatica a trovare nuovi metodi di lavoro: «È il momento di mettersi in gioco affrontando i nuovi metodi - affermano -, ci sono molte opportunità messe a disposizione da dipartimento e ministero, basta provarci. La mera assegnazione di una consegna tipo "studiare da pagina x a pagina y" senza ulteriori interazioni è inutile, anacronistica e ormai superata».


 

Considerazioni che hanno punto nel viuvo l'assessore all'istruzione Mirko Bisesti, che in serata ha diramato un lungo comunicatio stampa tramite l'Ufficio Stampa della giunta provinciale. "In relazione alle esternazioni apparse su alcuni quotidiani locali di oggi, in cui si afferma che durante la fase di emergenza sanitaria per la pandemia in corso, “Provincia e Dipartimento avrebbero abdicato al ruolo di regia…”, nel rispetto di tutti coloro che a vario titolo si stanno prodigando per affrontare in maniera scrupolosa la risoluzione delle diverse necessità che un evento così straordinario impone, Assessorato e Dipartimento sentono l’obbligo di precisare quanto segue. l’Amministrazione scolastica si è adoperata sin dai primi provvedimenti d’urgenza affinché le scuole avessero i riferimenti operativi per lo svolgimento delle attività, sia dal punto di vista della didattica sia da quello dell’organizzazione più generale della scuola;

- numerose sono state le note, non solo gestionali, inviate alle scuole e per ottenere il massimo coordinamento tra gli attori del sistema scolastico. Vivoscuola ha pubblicato tempestivamente le principali comunicazioni rivolte alle istituzioni scolastiche;

- il portale Vivoscuola ha offerto una ricca sezione di risorse e strumenti per garantire a tutti gli studenti condizioni di apprendimento a distanza ottimale;

- sono stati messi a disposizione vademecum e indicazioni non solo operative e per le attività didattiche a distanza, soprattutto per facilitare gli alunni che non dispongono di un dispositivo adeguato, attivando in tal senso anche canali straordinari per assicurare la strumentazione necessaria;

- IPRASE ha in corso, a giorni alterni, diversi webinar rivolti a dirigenti/direttori e personale di staff delle Istituzioni scolastiche e formative provinciali (circa 110 le persone collegate al primo incontro svoltosi martedì 24 marzo), aventi come focus temi di particolare attualità come: “Linee guida per la scuola in cloud”; “Riunioni collegiali a distanza - istruzioni per l’uso”; “La didattica a distanza nel I ciclo”; “La didattica a distanza nel II ciclo”; “Verifiche e valutazione a distanza nel I ciclo”; “Verifiche e valutazione a distanza nel II ciclo”; sono state inoltre intensificate le attività di formazione a distanza sulla scuola inclusiva per docenti di sostegno e assistenti educatori.

- inoltre, per fornire ulteriore supporto, IPRASE ha messo a disposizione tecnici specializzati, che tengono delle live session gratuite atte a illustrare il funzionamento delle piattaforme e software per la collaborazione da remoto e lo smart working per accompagnare le Istituzioni scolastiche nella progettazione di attività didattiche a distanza attraverso l’utilizzo di sistemi innovativi e certificati.

Come si può vedere un’attività intensa, che potrà e dovrà essere intensificata e migliorata nelle prossime settimane, ma che ha principalmente lo scopo di sostenere le scuole nello sforzo straordinario di mantenere in questa fase di emergenza un servizio scolastico in grado di accompagnare la comunità trentina in questo momento di grande difficoltà".

 

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