«Sta per nascere mia figlia» Ma è tutta una balla per aggirare i divieti del virus

di Marica Viganò

Prima l’ha spiegato a voce ai carabinieri, poi l’ha messo nero su bianco firmando l’autocertificazione: da Rovereto, dove vive, stava raggiungendo l’ospedale Santa Chiara per la nascita della figlia.

Peccato che si trattasse di una bugia: i carabinieri, nel corso delle verifiche sulle autocertificazioni, hanno fatto presto a controllare se davvero il roveretano fosse diventato papà, scoprendo dall’ospedale che non era vero. L’uomo è stato dunque denunciato, come previsto dal Decreto del presidente del Consiglio che dispone il divieto di allontanarsi dal proprio domicilio se non in caso di urgenza, emergenza o lavoro.  

Tra i casi limite, c’è anche l’episodio che si è verificato sabato pomeriggio a Campitello di Fassa. I carabinieri hanno trovato “quattro amici al bar”, proprio come nella canzone di Gino Paoli. I militari di Canazei, attirati da uno strano movimento di persone nei pressi del locale, sono subito intervenuti. Il bar era sì chiuso al pubblico, ma non agli amici del gestore. Il gruppetto pagherà questa “rimpatriata” illegale: tutti denunciati e per il gestore del locale è scattata anche la segnalazione al Commissario del Governo per la sospensione dell’attività.

Tra le altre scuse inventate dai cittadini fermati lungo le strade c’è quella del sessantenne che alla stazione di Trento attendeva il pullman per le Viote perché “voleva farsi un giro” e del ciclista che pedalava sulla ciclabile in Lung’Adige perché aveva bisogno di “chiarirsi le idee” dopo un litigio con la madre.

Sono stati denunciati dai carabinieri anche un uomo che lavava la macchina in un autolavaggio di Mezzocorona, cittadini che da Trento città e da Povo sono andati a Cadine a fare la spesa, due marocchini che al parco Santa Chiara stavano aspettando altri connazionali, il camperista di Modena fermo nei pressi del lago di Terlago. Ma sono ancora molti i cittadini a piedi o in bicicletta che passeggiano senza validi motivi e vengono fermati lontano dalla propria abitazione.

Nell’ambito dei controlli sul rispetto delle disposizioni per il contenimento del coronavirus, la polizia locale su 117 persone fermate ne ha denunciate sei per non aver seguito le disposizioni del decreto denominato #IoRestoaCasa. Effettuate verifiche anche su 15 esercizi commerciali, non rilevando alcun comportamento scorretto.

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