«Lo scenario è tutti in classe a settembre» Scuola, rassicurazioni da Ceccato (Provincia)

«Oggi il quadro è confortante e si può essere ottimisti su una ripresa della scuola in presenza per tutti, salvo poche eccezioni che richiederanno forse piccoli aggiustamenti. Ma ad agosto servirà per forza una verifica».
Il dirigente provinciale del dipartimento istruzione, Roberto Ceccato, replica a Maurizio Freschi, presidente della Consulta provinciale dei genitori, che rimprovera alla Provincia di aver fatto confusione e di non aver convocato per tempo un tavolo con i vari soggetti della scuola per definire insieme gli scenari per arrivare prima a definire le modalità del rientro. «Ma siamo costretti a prepararci su diversi scenari - precisi Ceccato - e adeguandoci all'evoluzione del quadro epidemico. Dobbiamo rapportarci a dinamiche fluide e alle conseguenti indicazioni degli esperti. Cerchiamo di fare il massimo per consentire a tutti di tornare a scuola. Tutti abbiamo a cuore il bene dei giovani e il loro diritto allo studio e all'esperienza sociale. Credo che attacchi e critiche personali, anche pesanti, non siano d'aiuto: serve, piuttosto, l'impegno comune.

E siamo assolutamente consapevoli che bisogna ascoltare genitori, docenti, organismi rappresentativi che come noi sono preoccupati sulla ripresa scolastica. Anche il ministero ha affermato chiaramente la necessità di tornare alla scuola in presenza. Ha riconosciuto che la teledidatica è stata condizionata dalle circostanze di emergenza e deve restare solo un'opzione integrativa».
Vediamo lo scenario più cupo.
«Una malaugurata recrudescenza dovrebbe trovarci pronti. perciò serve un investimento in termini di formazione del personale scolastico, attenzione alle situazioini di fragilità che hanno sofferto di più nella didattica in remoto, reperimento tecnologie per le famiglie».

Prepariamoci anche al peggio, ma in realtà si registra un deciso alleggerimento del quadro sanitario...
«Certo, al momento è indubbio e speriamo continui così. Significherebbe che a settembre si potrebbe tornare a qualcosa di molto prossimo alla normalità. Ora anche i trasporti tornano a pieno regime, dunque tutti gli studenti potrebbero arrivare a scuola.

E accoglierli sarà possibile, grazie alle nuove indicazioni arrivate da Roma, che riducono il distanziamento a un metro da bocca a bocca (e due fra ragazzi e docente), superando il criterio dei metri quadri per persona. Niente mascherine in aula, più semplice gestire le mense (con turni e distanza) non più utilizzate per la didattica di emergenza, palestre ok per l'educazione fisica. Nell'assestamento di bilancio ci saranno fondi anche per rispondere ai nuovi fabbisoni di personale».
Se l'involuzione epidemica prosegue, anche alle superiori niente teledidattica?
«Resta qualche situazione da verificare, che potrebbe richiedere aggiustamenti, ma noi speriamo di poter tenere tutti in classe. Inoltre, se la tendenza confortante proseguirà, quasi tutte le scuole avranno un orario pressoché normale».

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