Due sorelle partoriscono a distanza di un'ora Bleggio, nati Elena e Simone

di Marco Maestri

Tu chiamale se vuoi...coincidenze.
La nascita di un figlio è uno dei momenti più emozionanti e speciali che la vita ci regala, un momento che cambia per sempre la vita di genitori, nonni, zii e parenti. Talvolta però, vuoi per destino o per pura casualità (a voi la scelta), l’arrivo di una nuova creatura è arricchito da emozioni ancora più complesse ed inaspettate: è il caso delle due sorelle Moira e Giada Luchesa di Cavaione, piccolo abitato nel Comune di Bleggio Superiore, che mercoledì hanno dato alla luce due pargoletti a distanza di poco più di un’ora.

La prima grande emozione di giornata in casa Luchesa è arrivata di buon’ora quando all’Ospedale di Rovereto, alle 07.12, è nato Simone Caldera, primogenito di mamma Moira e papà Mauro. Un piccolo grande uomo di ben 4,070 chili nato con parto naturale ma che si è fatto attendere qualche giorno in più rispetto al data prevista del parto fissata per il 04 luglio scorso.

Nemmeno il tempo di riprendere fiato ed ecco, sempre dall’ospedale di Rovereto, un’altra grande gioia: poco più tardi infatti, alle 8.35, è nata Elena Calliari, secondogenita di mamma Giada e papà Matteo e sorellina di Camilla (1 anno), di 3,700 chili. «Un’emozione - commenta la sorella più grande delle neomamme Marzia - grandissima per tutta la nostra famiglia. Il destino ha voluto regalarci una combinazione tanto inaspettata quanto bella. Il parto di Giada era programmato mentre quello di Moira no con Simone che probabilmente - prosegue la sorella sposata a Roncone - ha voluto attendere la nascita di Elena per fare una grande festa. Fortunatamente tutto è andato per il meglio, i due neonati godono di ottima salute ed anche le neomamme, dopo le fatiche del parto, stanno recuperando le energie ma sono in forma e si stanno godendo questo momento speciale».

Una gioia arricchita, oltre che dallo stesso giorno di nascita dei due nuovi cuginetti, dalla condivisione della stessa camera nel reparto di neonatologia dell’Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto. «Tutte queste coincidenze - prosegue la sorella maggiore Marzia - hanno portato addirittura alla condivisione della camera da letto: per entrambe credo sia - sorride Marzia - una compagnia gradita e famigliare. Ora, nell’attesa del ritorno a casa, possono raccontarsi tutte le emozioni vissute».

Quella di mercoledì è stata una giornata storica per la famiglia Luchesa: i nonni, la piccola Camilla (sorella della neonata Elena), i piccoli Vajolet e Marta (figli di Marzia e Vittorio Gazzaroli) e tutti i parenti, non potendo far visita ai nuovi arrivati per le regole imposte dall’azienda sanitaria causa Covid-19, hanno quindi festeggiato a casa questa straordinaria coincidenza.
Insomma, se dovessimo descrivere e raccontare questa storica giornata vissuta dalla famiglia Luchesa di Cavaione con un brano musicale, il ritornello che risuonerebbe nelle testa di molti non potrebbe che essere «stessa storia, stesso posto e (non bar) stessa camera» del brano «La dura legge del Gol» di Max Pezzali.

Una straordinaria coincidenza ricca di emozioni, di vita.
E allora, tanti auguri alle mamme Moira e Giada e, buona vita a Elena e Simone.

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