Asili e nidi, si ricomincia il 3 settembre: ecco le nuove linee guida

Finitavenerdìi l’attività di materne (per la prima volta estesa fino al 31 luglio per le seconde) e asili nido, con famiglie, bimbi e maestre in festa, in Trentino è già tempo di pensare all’anno educativo in arrivo. Le scuole dell’infanzia dovrebbero riaprire il 3 settembre, come da comunicazione alle famiglie in questi giorni. Ma per ora sul fronte delle regole, si attendono le ultime decisioni per i protocolli di ingresso.

Un aiuto arriva dalle linee guida che sono state approvate ieri nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni. «Sugli aspetti organizzativi abbiamo piena autonomia, vedremo cosa ci è utile - commenta le nuove regole Roberto Ceccato - È in linea generale coerente con le nostre indicazioni che abbiamo anticipato proprio per essere pronti a settembre».

Tanti gli aspetti toccati dalle linee guida per 0-6 anni. Per quanto riguarda le educatrici negli asili e le maestre nelle materne si dice che «devono essere individuate stabilmente, adottando un’organizzazione che favorisca l’individuazione per ciascun gruppo del personale educatore, docente e collaboratore, evitando, nei limiti della migliore organizzazione attuabile e delle sopravvenute esigenze, che tali figure interagiscano con gruppi diversi di bambini». Per quanto concerne il rapporto numerico personale educativo/bambini, nei servizi educativi della fascia 0-3, si ritengono valide le indicazioni ordinarie «stabilite su base regionale, salvo eventuali diverse disposizioni adottate dalle singole Regioni».

Viene riconfermato «il rapporto tra il servizio educativo o la scuola e la famiglia», «per la corresponsabilità educativa che condividono, al fine di garantire il rispetto delle previste condizioni di sicurezza». Per poter assicurare una adeguata riapertura del sistema 0-6, sarà fondamentale costruire «un percorso volto a coinvolgere i genitori attraverso un patto di alleanza educativa finalizzato al contenimento del rischio». In considerazione della necessità di ridurre i rischi di contagio è «opportuno evitare di portare negli spazi delle attività oggetti o giochi da casa; se inevitabile devono essere puliti accuratamente all’ingresso». Viene raccomandata «una frequente e adeguata aerazione degli ambienti» scolastici e «per la refezione scolastica» si «dovrà fare riferimento alle indicazioni previste per la frequenza in sicurezza delle attività educative e di istruzione». È consentito «portare il necessario per il momento della merenda purché la struttura non preveda di fornirlo e purché l’alimento, la bevanda e il contenitore siano sempre facilmente identificabili come appartenenti al singolo bambino» si legge nelle linee guida. «Lo spazio riposo, laddove presente, deve essere organizzato garantendo una pulizia approfondita della biancheria e degli spazi e una corretta e costante aerazione, prima e dopo l’utilizzo. Analogamente agli altri istituti scolastici di ogni ordine e grado ed alle aule e strutture universitarie, all’ingresso non è necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Chiunque ha sintomatologia respiratoria o temperatura corporea superiore a 37.5°C dovrà restare a casa» concludono le linee guida.

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