Scuola: contro i contagi, distanze gruppetti fissi, orari sfalsati aerazione, biciclette e "pedibus"

di Zenone Sovilla

Con l'approssimarsi dell'apertura delle scuole, fissata per il 14 settembre, si intensificano le iniziative per mettere a punto dispositivi allo scopo di minimizzare i rischi di contagio. Nella comunità scientifica, c'è anche chi ipotizzan che i bambini presentino scarsa trasmissione infettiva. Ma che pensa il direttore del dipertimento prevenzione dell'Apss, Antonio Ferro?

«Da uomo di sanità pubblica che ha seguioto varie epidemie - risponde - ritengo che i bambini rappresentino sempre un punto di attivazione delle malattie infettive. Certo, sappiamo che nel caso del covid-19 i bambini generalmente non sviluppano sintomi di rileivo, ma ciò è dovuto alle caratteristiche del loro sistema immunitario. Non abbiamo evidenze scientifiche per concludere che i bimbi non trasmettono il virus alla stregua di quanto fanno gli adulti», aggiunge Ferro, ricordando fra l'altro la vicenda deinumerosi alunni cinesi, al rientro dai festeggiamenti per il Carnevale, nel febbraio scorso, sui quali si discusse circa l'opportunità o meno di imporre la quarantena. «All'inizio il ministero si orientò per il no no, poi cambio idea, accogliendo le tesi di molti di noi, preoccupati per i rischi epidemici. Si richiede, perciò, in vista della ripresa scolastica, la massima attenzione non tanto per i rischi relativamente alla salute dei bambini, bensì per evitare che vengano contagiati gli adulti che li circondano», osserva il direttore.

Delle misure da imporre a scuola si è discusso molto. Secondo Ferro, «è impensabile» applicare stesse previste per gli adulti: «Inutile prescrivere azioni certamente utili ma che non si possono far rispettare, per esempio l'uso della mascherina ai bimbi sotto i sei anni». Con i più piccoli (e non solo) bisognerà, però, essere rigorosi su altri aspetti della prevenzione: «Il distanziamento fisico e l'igiene delle mani, ovviamente, ma anche l'attività organizzata per gruppi fissi di una ventina di alunni. In questo modo sarà più semplice monitorare la situazione sanitaria e intervenire nel caso emerga qualche problema. Insomma, sarà fondamentale evitare, in tutte le fasi, dall'ingresso all'uscita da scuola, che si mescolino i componenti delle varie classi o gruppi (al massimo di venti persone). Stiamo preparando, anche con la collaborazione delle autorità scolastiche e dei sindacati, un protocollo che accanto alle misure note pone l'accento sul lavoro per gruppi chiusi, sull'aereazione efficiente dei locali, sulle turnazioni orarie (ingressi, uscite, mensa), su accompagnemento a piedi o uso della bici per gli spostamernti al fine di ridurre l'impatto sui bus.

Inoltre, abbiamo previsto per la prima volta il vaccino anti-influenzale anche per bimbi dai sei mesi ai sei anni, oltre a estenderne la gratuità fino ai sessant'anni e a includere fra le categorie a rischio anche insegnanti, lavoratori delle forze dell'ordine. Sul piano diagnostico è importante ridurre la confusione fra covid-19 e influenza, che possono avere sintomi simili».

comments powered by Disqus