Riapertura delle scuole l'allarme dei presidi italiani "Se uno positivo, si chiude la scuola?"

"Se ci sarà un caso positivo all'interno di una scuola bisognerà valutare la chiusura dell'istituto solo di concerto con l'autorità sanitaria, cioè la Asl, e dopo avere valutato le circostanze. Non ci possono essere regole generali nè ci si può affidare esclusivamente a parametri numerici" . Lo afferma all'ANSA il presidente dell'Anp (Associazione nazionale presidi) Antonello Giannelli.

Abbiamo chiesto prima della riapertura delle scuole di rivedere la responsabilità penale imputabile ai dirigenti scolastici in relazione alla sicurezza sugli ambienti di lavoro. Il covid è equiparato a un incidente sul lavoro. Se il dirigente scolastico attua il protocollo sanitario allora non gli si deve imputare nulla", afferma Giannelli. "Non parliamo di scudo penale - aggiunge - perchè quello fa riferimento a soggetti che hanno commesso reati, e i presidi non sono delinquenti o malfattori".

Predisporre un locale interno ad ogni istituto scolastico per l'accoglienza degli eventuali casi sintomatici di coronavirus o sospetti. E' una delle misure previste dalle linee guida dell'Anp per l'apertura dell'anno scolastico 2020-2021.

 “I dirigenti scolastici chiedono risorse adeguate per organizzare e gestire al meglio il rientro a scuola in sicurezza. Servono locali, banchi monoposto e un ampliamento dell’organico” afferma il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, nel presentare il vademecum per l’avvio dell’anno scolastico 2020/21 che l’Anp ha messo disposizione dei propri soci.

“Non si devono vanificare gli enormi sforzi profusi dai Presidi, dai loro collaboratori, dal Ministero e dai suoi uffici territoriali, dagli enti locali affinchè la ripartenza avvenga per tutti nella massima sicurezza – aggiunge -. Ora, per esempio, i Dirigenti chiedono di conoscere con urgenza il calendario di consegna dei banchi monoposto. Non è possibile che lo vengano a sapere all’ultimo momento: l’organizzazione richiede tempo. Ci è stato risposto dal Minitsero che la consegna avverrà fra settembre e la fine di ottobre, ma noi vogliamo che ogni scuola sappia esattamente quando i banchi arriveranno, con data e ora”.

Giannelli conclude sottolineando che “è impensabile che la mascherina sia l’unica arma di difesa dal contagio, perchè sappiamo benissimo quanto sia faticoso – per gli alunni e per il personale – indossarla per ore”.

"Siamo al lavoro da mesi per il rientro a scuola di tutte le studentesse e di tutti gli studenti. È una priorità assoluta del Governo perché è una priorità di tutto il Paese. Dal primo settembre le scuole apriranno per chi è rimasto più indietro. Dal 14 riprenderanno ufficialmente le lezioni. Le scuole non vanno solo riaperte, dobbiamo fare in modo che poi non richiudano", ha scritto la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina su Facebook.

Il governo intanto chiude le discoteche e impone l'obbligo di mascherine nei luoghi pubblici dalle 18 alle 6 del mattino. 'Un provvedimento coraggioso, coerente', ha detto il prof. Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all'Università di Padova.

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