Insulti leghisti a Castellan, condanna della Comunità Senegalese «Qui da tanti anni, ma per questi siamo sempre siamo "gentaglia"»

L’insulto di un leghista contro il segretario di Ianeselli, Daniele Castellan, sulla pagina Facebook di Devid Moranduzzo non è piaciuto alle comunità di immigrati africani in Trentino. Migliaia di persone che sono qui da anni, hanno trovato lavoro o sviluppato imprese, e contribuiscono allo sviluppo italiano con le loro tasse e contributi. Per questo, sulla vicenda, interviene Adama Diaw, Presidente dell’associazione della Comunità Senegalese del Trentino “ACSET“.

«L’Associazione è stata fondata nel 2003 con lo scopo di rappresentare un punto di riferimento per i cittadini di origine senegalese e come risposta alla necessità di dialogo con tutti coloro che sono interessati allo scambio di idee, alla conoscenza reciproca, alla convivenza e alla creazione di un ponte tra le culture. Oggi - dice Diaw - siamo alla terza generazione di senegalesi in Trentino: molti di noi sono nati e cresciuti qui e così anche i nostri figli. Molti di noi sono cittadini italiani. Lavoriamo e paghiamo le tasse da più di 30 anni».

Eppure... «dobbiamo prendere atto che, per alcuni, siamo sempre e comunque “gentaglia”. Il riferimento è ovviamente a quanto accaduto ieri a Daniele Castellan, segretario del candidato sindaco di Trento Ianeselli che è stato definito appunto “gentaglia” da un commentatore su Facebook per il solo fatto di essere nero.

Oggi abbiamo deciso di prendere posizione, lo dobbiamo ai nostri figli e a tutti i giovani con origini straniere, ma di fatto italiani, che col loro impegno contribuiscono, come abbiamo fatto noi e i nostri genitori, al benessere e allo sviluppo del Trentino e dell’Italia in generale.

Noi, dai nostri nonni e genitori, siamo stati educati a giudicare le persone dal loro cuore senza distinzione di razza, religione, provenienza, condizioni personali e sociali, gli stessi principi contenuti nelle nostre Costituzioni, italiana e senegalese.

Esprimiamo quindi la nostra piena solidarietà a Daniele Castellan, e condanniamo episodi come quello di ieri e in generale una politica e una mentalità che vedono nelle persone con origini straniere la causa di tutti i problemi dell’Italia, senza riconoscere invece il loro contributo positivo e la loro piena appartenenza alla comunità trentina e italiana.
Non dovrebbe essere nemmeno necessario precisare che la gentaglia esiste tra i cittadini di origine straniera così come tra i cittadini italiani, bianchi o neri che siano» conclude Adama Diaw.

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