Zuffa per gelosia tra ragazze: una minorenne finisce in ospedale e una 18enne nei guai per rapina

Ad innescare la zuffa sarebbe stata la gelosia per un ragazzo, ma la lite fra alcune giovanissime trentine è degenerata, sfociando in qualcosa di decisamente più grave: una ragazza minorenne ferita, con sette giorni di prognosi, un’altra denunciata per lesioni e una terza, appena maggiorenne, che invece deve rispondere di lesioni e rapina aggravata per la sottrazione di un cellulare. Quest’ultima, assistita dall’avvocato Giuliano Valer, per parte sua nega ogni intento di appropriarsi del telefono: lo avrebbe preso solo per fare un piacere all’amica, che sospettava ci fosse una relazione tra la vittima e il ragazzo che le piaceva.

Il parapiglia è scoppiato a metà giugno in città. La vittima, minorenne, si stava recando alla festa di compleanno di un ragazzo, quando si è imbattuta in un gruppo di ragazze.

Tra queste, in particolare, c’erano le due finite nei guai, con le quali - stando a quanto ha poi denunciato - c’erano stati già altri attriti in passato. Per questo, volendo evitare discussioni, aveva cercato di allontanarsi.

Le due ragazze denunciate, che erano insieme ad altre amiche, l’avrebbero però inseguita e, dalle parole, sarebbero passate alla mani. Ne sarebbe nata una vera e propria zuffa in strada. La peggio, almeno secondo l’accusa, è toccata alla vittima, finita a terra e ferita ad un orecchio dopo che le era stato strappato l’orecchino. A quel punto le due ragazze si sono date alla fuga. Spaventata e ferita la minorenne si è poi accorta che le mancavano anche una collanina in oro e il telefono cellulare.

Soccorsa da una persona che passava in strada la ragazza aveva quindi informato la famiglia e le forze dell’ordine. La minorenne si era quindi recata in ospedale per le cure del case ed era stata dimessa con una prognosi di sette giorni, per le contusioni riportate sul volto e ad un braccio.

Per quanto accaduto la ragazza ha quindi sporto formale denuncia presso la polizia, che ha avviato le indagini per risalire alle autrici dell’aggressione.

Grazie ad una serie di immagini sui profili social e ad altri dati forniti le forze dell’ordine erano risalite all’identità della maggiorenne e a quella della minore, che aveva innescato l’aggressione. Una lite, come confermato dalla stessa vittima, che sarebbe stata innescata da ragioni di gelosia. Quel giorno lei era invitata al compleanno di un altro ragazzo che, a quanto pare, piaceva anche all’altra minorenne. Sta di fatto che quest’ultima ha rimediato una denuncia per lesioni, mentre l’amica maggiorenne è finita in guai peggiori: a casa sua, infatti, la polizia ha trovato il cellulare che era stato rubato alla vittima. Circostanza che le è valsa una denuncia per rapina aggravata, in quanto compiuta nei confronti di una minorenne.

La ragazza, come detto, nega di avere voluto rubare il telefono: lo avrebbe preso per fare un favore all’amica e controllare se la vittima e il ragazzo contesto si erano scambiati dei messaggi. Una giustificazione che non le ha evitato una denucia per un reato certo grave. «Si tratta di una vicenda che dovrà essere esaminata anche in tutti i suoi risvolti secondari e nelle premesse e comunque che dovrà essere ricondotta alla sua obbiettiva valenza - evidenzia l’avvocato Valer - trattandosi di screzi avvenuti anche in contesto di reciporcità fra adolescenti per ragioni sentimentali».

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