Gli alpini compiono oggi 148 anni: l'omaggio dell'Esercito e dell'ANA

Gli Alpini compiono oggi 148 anni. "Istituiti nel 1872 come specialità della fanteria per garantire la difesa dei confini montani, gli alpini - si legge sul sito dell'Esercito, che oggi celebra la festa di questa valorosa specialità - nascono da una intuizione del Capitano di Stato Maggiore Giuseppe Domenico Perrucchetti appassionato di montagna, studioso di operazioni militari in zone alpine, che in uno scritto sosteneva e dimostrava come la difesa di primo tempo (copertura) del confine alpino dovesse essere affidata a presidi di soldati nati in montagna, pratici dei luoghi sin dalla prima giovinezza e sicuramente ben motivati nel caso avessero dovuto effettivamente difendere i propri cari e i propri beni".

Seppure nati per combattere sui ghiacciai e sulle vette delle Alpi, gli alpini ebbero il battesimo del fuoco sulle roventi ambe africane, nelle campagne di Eritrea del 1887 e del 1896, "dove mostrarono il loro valore e le loro qualità di fieri soldati nella sfortunata battaglia di Adua del primo marzo 1896, sull'Amba Rajo, dove il 1/o Battaglione Alpini d'Africa, comandato dal tenente colonnello Davide Menini, si immolò sul posto assieme a molti artiglieri. Dei suoi 954 alpini ne sopravvissero solo 92".

Nel corso della storia "gli alpini hanno sempre dimostrato - viene sottolineato - il loro carattere saldo, versatilità d'impiego, profonda determinazione e spirito di sacrificio, forgiato tra le vette delle nostre montagne, offrendo esaltanti prove di coraggio, generosità e abnegazione soprattutto in quei conflitti dove il terreno e le condizioni climatiche costituivano impervi ostacoli".

Il movimento verticale - "la verticalità" - è la base costitutiva delle Truppe Alpine che da sempre operano in montagna. La frequentazione di un ambiente severo come quello degli scenari dolomitici consente, ancora oggi, di perfezionare la preparazione tecnica, fisica e morale di professionisti che giornalmente sono chiamati ad operare in Italia e all'estero.

Gli alpini di oggi sono parte integrante del sistema sicurezza in montagna che ha nel servizio meteomont, nel soccorso piste e soprattutto nelle Squadre Soccorso Alpino Militare (SSAM) un saldo riferimento per il sistema di protezione civile al quale molto spesso i reggimenti alpini hanno contribuito nelle recenti emergenze.

Dall'Esercito, "in questa giornata in cui si ricorda la loro epopea storica, motivo di forte orgoglio e coesione, giunga a tutte le Penne nere di ieri e di oggi l'augurio e il ringraziamento per il costante e profondo impegno in favore della Patria". 

L'Associazione Nazionale Alpini ricorda l'anniversario: «Sono trascorsi 148 anni dalla nascita delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano. Ed in tale lasso di tempo le penne nere hanno mantenuto salda e, se possibile, persino visto aumentare la stima, la considerazione e l’affetto della gente.

E questo grazie alla loro condotta, in qualunque occasione, in pace ed in guerra: ispirata a valori immutati, come senso del dovere, capacità di adattamento, sacrificio e solidarietà.

Un messaggio che viene da lontano e che viene portato avanti sempre, con caparbietà e costanza, da quanti nella loro vita hanno avuto la fortuna di indossare il cappello con la penna nera a servizio della Patria.

L’Associazione Nazionale Alpini è portatrice e custode di questi valori e continua ad operare per il Paese, in sinergia con gli Alpini in armi. 

Stiamo attraversando un periodo difficile e doloroso, causato da una pandemia che sta mettendo a dura prova molte realtà nel mondo. 

Ma è proprio in situazioni come queste che lo emerge lo spirito degli Alpini, sempre pronti a mettersi a disposizione della loro gente e dei loro territori: nel più puro spirito del volontariato, abbiamo dato, e continuiamo a dare, dimostrazioni di efficienza e capacità di intervento, che ci vengono unanimemente riconosciute.
Per questo ricordiamo con orgoglio questo anniversario. E per questo confidiamo nel fatto che il Paese possa in un futuro non troppo lontano proporre ai giovani un periodo di servizio che li ponga in quel solco che gli Alpini stanno tracciando da quasi un secolo e mezzo.

Viva gli Alpini, viva l’Italia» scrive Sebastiano Favero, Presidente dell'Associazione Nazionale Alpini.

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