Dpcm, superiori solo a distanza Ma Trento chiede una deroga Sospese le prove del concorso

Didattica a distanza al 100% per le superiori, uso delle mascherine per tutti, tranne i bambini al di sotto dei 6 anni, ancora stop alle gite e riunioni di organi collegiali solo da remoto: il decreto del presidente del consiglio dei ministri firmato ieri sera contiene le nuove misure per il contenimento della diffusione del covid-19 che riguardano anche la scuola.

In Trentino, però, si cercherà di mantenere in presenza anche le lezioni alle superiori, in virtù dello statuto di autonomia e soprattutto dello scenario epidemiologico e losgistico. Ciò, però, compatibilmente con l’abbassamento della percentuale di viaggiatori sui mezzi del trasporto pubblico, che se dovesse scendere per forza fino al 50% non consentirebbe di portare tutti gli studenti nelle scuole. Tutto dipenderà dal confronto con Roma nelle prossime ore.

Il ministero dell’istruzione, nelle sue articolazioni centrali e territoriali, fa sapere che accompagnerà le istituzioni scolastiche nell’attuazione delle nuove disposizioni. È prevista l’emanazione di un’apposita nota esplicativa.

Nelle secondarie di secondo grado il 100% delle attività, secondo la previsione nazionale, si svolgerà tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza per l’uso dei laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e, in generale, con bisogni educativi speciali.

Nelle scuole dell’infanzia, in quelle del primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) e nei servizi educativi per l’infanzia le attività didattiche continueranno a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Le riunioni degli organi collegiali potranno svolgersi solo a distanza. Il loro rinnovo, previsto in questo periodo, avverrà anch’esso a distanza, nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni.

Restano sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento

Nelle aree che dovessero essere caratterizzate da scenari di «elevata gravità e da un livello di rischio alto», che saranno individuate con ordinanza del ministro della salute, per la scuola varranno le stesse misure previste a livello nazionale.
Il dpcm prevede misure più restrittive per la scuola nelle aree che dovessero, invece, essere caratterizzate da uno scenario di «massima gravità e da un livello di rischio alto». Queste aree dovranno sempre essere individuate con apposita ordinanza del ministro.

Per la didattica, in caso di misure, più restrittive: resteranno in presenza la scuola dell’infanzia, i servizi educativi per l’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza.

Resta comunque salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali.

Le disposizioni del decreto si applicano da domani, 5 novembre, in sostituzione di quelle del Dpcm del 24 ottobre scorso e sono efficaci fino al 3 dicembre.

Il nuovo dpcm sospende intanto «lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private». Da domani e fino al 3 dicembre prossimo, dunque, sono sospese le prove del concorso straordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado che saranno comunque ricalendarizzate. Ad oggi, oltre il 60% dei candidati ha già svolto le prove. Il Ministero avvierà la correzione degli scritti delle procedure già effettuate.

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