Trentino in zona "gialla": la guida punto per punto a cosa significa, cosa si può fare e cosa è vietato

di Leonardo Pontalti

Il Trentino è zona gialla. Ma come si traduce, nella quotidianità, questo provvedimento? Ecco una piccola guida, punto per punto, di tutto ciò che si può fare e non fare, da qui - attenzione - non al prossimo 3 dicembre ma fino al prossimo aggiornamento dei dati sul contagio in provincia.

Come è noto, infatti, l'andamento del quadro dell'emergenza sanitaria potrebbe portare a un auspicabile (non certo solo per quel che riguarda le restrizioni, ma in generale) mantenimento del livello di allerta attuale, ma anche al contrario a un inasprimento delle misure di prevenzione, con il passaggio in zona arancione.

SPOSTAMENTI

Dalle 22 entrerà in vigore il coprifuoco. Fino alle 5 del mattino non sarà consentito circolare, se non avendo con sé un'autocertificazione legata a motivi di lavoro, motivi di salute o altre urgenze. Nel modulo si dovranno indicare le proprie generalità, la località di partenza e quella di destinazione.

Al di fuori del coprifuoco (dalle 5 del mattino alle ore 22) sarà possibile spostarsi invece senza dover avere con sé il modulo, in tutta la provincia. La raccomandazione è comunque quella di limitarsi agli spostamenti strettamente necessari, per non aggravare il quadro dell'emergenza.

Si può circolare anche in altre regioni "gialle". Un passaggio nella zona arancione comporterebbe l'entrata in vigore del divieto di spostarsi al di fuori del proprio comune di residenza. 

In Alto Adige (che è zona gialla) ci sono 23 Comuni dichiarati zona rossa dall'ordinanza della Provincia di Bolzano. In questi Comuni si può passare, ma non fermarsi. I Comuni sono Laives, Sarentino, Campo di Trens, Racines, Malles, Sluderno, Gargazzone, Rasun-Anterselva, Glorenza, Tubre, e Val di Vizze, si aggiungono adesso Bolzano, Egna, Bronzolo, Vipiteno, Nalles, Vadena, Nova Levante, Ponte Gardena, Meltina, Braies, Velturno e Villabassa. Alcuni comuni "rossi" confinano con il Trentino. Aggiornamento: A causa dell’incremento delle infezioni da coronavirus da oggi restrizioni da zona rossa anche in altri sei comuni altoatesini ovvero a Gais, Brunico, Valdaora, Caldaro, Naz-Sciaves e Chiusa.

In Trentino, al momento, è possibile spostarsi liberamente in Veneto, ma non in Lombardia (zona rossa).

NEGOZI E COMMERCIO

Tutti, di qualsiasi tipologia merceologica, possono rimanere aperti con il consueto orario. Solo per quel che riguarda i centri commerciali ci saranno chiusure nei giorni festivi e prefestivi. Ad esclusione, tuttavia, di farmacie, parafarmacie rivendite di tabacchi e di generi alimentari che portanno rimanere aperti anche nei fine settimana, anche in Trentino: proprio ieri la Provincia, con l'ordinanza numero 53, si è adeguata alle normative nazionali pure sui supermercati.

BAR E RISTORAZIONE

Bar, pasticcerie, gelaterie, ristoranti e pizzerie potranno rimanere aperti fino alle 18 e proseguire poi con i servizi di asporto e consegna a domicilio fino alle 22. Nel casosi dovesse avere un passaggio alla zona arancione la serrata sarebbe totale con la sola esclusione dell'asporto e del servizio a domicilio.

ISTRUZIONE

La didattica a distanza (DAD) per le scuole superiori scatterà da lunedì 9 novembre. Lezioni in presenza, invece per tutti gli altri scolari e studenti ma attenzione. Con la mascherina addosso, in classe, dalla prima elementare in su.

Per l'università, didattica in presenza solo per i corsi del primo anno. Nulla cambia per nidi e scuole dell'infanzia.

TRASPORTI

Avendo ottenuto la possibilità di attivare la didattica a distanza da lunedì, anche per quel che riguarda il tetto massimo del 50% della capienza in Trentino si partirà da lunedì.

PASSEGGIATE E CAMMINATE

Passeggiate, camminate, attività fisica. Nulla cambia in fascia gialla: ci si potrà spostare liberamente sul territorio e praticare attività fisica seguendo unicamente le precauzioni legate al distanziamento.

CONTROLLI

È stato chiarito che saranno effettuati a campione, soprattutto per quel che riguarda le ore del coprifuoco e l'orario di chiusura dei pubblici esercizi. 


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