Azienda sanitaria: nuovi vertici, e non c'è nemmeno un donna

di Luisa Maria Patruno

La prima mossa del neodirettore generale dell’Azienda saniraria, Pier Paolo Benetollo, ha fatto saltare l’unica donna che ricopriva un incarico di vertice, ovvero Rosa Magnoni, che era stata nominata direttore amministrativo nel 2017 da Paolo Bordon.
Al posto di Magnoni, Benetollo ha scelto Andrea Maria Anselmo, 50 anni, dal 2014 dirigente del Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza della Provincia, dove si è occupato di in particolare di ordinamento finanziario, integrazione socio-sanitaria, ricerca e innovazione, accreditamento e autorizzazione delle strutture del sistema sanitario e socio sanitario nonché di programmazione, ordinamento e organizzazione del Servizio sanitario provinciale.

Le altre due persone di fiducia che Benetollo ha voluto al suo fianco nel Consiglio di direzione sono Antonio Ferro, nominato direttore sanitario e che conserverà anche l’incarico di capo del Dipartimento di prevenzione, ed Enrico Nava, che ha confermato alla direzione dell’integrazione socio-sanitaria.
«Con queste nomine - ha dichiarato il direttore Pier Paolo Benetollo - abbiamo definito l’assetto del management strategico dell’azienda sanitaria e ora siamo pronti per affrontare le sfide future. I neo direttori sono professionisti con una considerevole esperienza gestionale nell’ambito della sanità pubblica e una profonda conoscenza dei settori chiave dell’organizzazione che consentiranno di dare un fondamentale apporto al raggiungimento degli obiettivi che la giunta provinciale vorrà assegnarci e di rafforzare l’organizzazione aziendale garantendo una migliore interazione con le altre istituzioni provinciali».
«Per dare continuità alle azioni di prevenzione per sconfiggere il Covid-19 - ha proseguito Benetollo - ho inoltre deciso che affiderò al dottor Antonio Ferro la gestione a scavalco del Dipartimento di prevenzione, che lui ha diretto fino alla settimana scorsa e che non possiamo permetterci di lasciare scoperto in questa fase della pandemia».
Proprio Ferro, come anticipato dall’Adige nei giorni scorsi, aveva vinto il concorso di direttore dell’unità operativa complessa di igiene e sanità pubblica del dipartimento di prevenzione dell’Azienda Aulss 9 Scaligera della provincia di Verona, ma la promozione a direttore sanitario è riuscita nell’obiettivo di trattenere in Trentino il professionista originario di Bassano del Grappa.

Ferro era stato nominato direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria nell’aprile 2019. Da gennaio 2017 al 15 aprile 2019 aveva lavorato all’Ulss 6 Euganea, inizialmente come direttore dell’Unità operativa complessa igiene e sanità pubblica e poi come direttore dell’unità operativa dipartimentale, Servizio di epidemiologia.
Rosa Magnoni è stata ora destinata alla direzione del Dipartimento amministrativo ospedaliero territoriale. «Ringrazio la dottoressa Magnoni, - ha detto ieri Benetollo - che mi ha affiancato con professionalità nella gestione amministrativa e per la quale ho individuato un incarico importante all’interno di un dipartimento che nell’ambito della riorganizzazione che intendo attuare dovrà assicurare il passaggio al nuovo modello garantendo la continuità delle funzioni tecnico amministrative».
Il Comitato unico di garanzia dell’Azienda sanitaria, che tra i vari compiti ha quello di contribuire ad attuare parità e pari opportunità, ai primi di dicembre aveva inviato una lettera al direttore Pier Paolo Benetollo e all’assessora Stefania Segnana, per far presente l’importanza che nella composizione del Consiglio di direzione ci fosse un’attenzione anche in termini di genere dei componenti.

Così non è stato e dunque per la prima volta da quando è stato istituito questo consiglio, non ci sarà una rappresentanza femminile. Prima di Magnoni, infatti, c’era Paola Maccani, che era stata nominata da Luciano Flor direttrice dell’area socio-sanitaria.
Il mandato per Antonio Ferro ed Enrico Nava inizierà domani 9 dicembre, mentre per Andrea Maria Anselmo l’incarico partirà non appena sarà formalizzata l’aspettativa dall’attuale incarico di dirigente provinciale. L.P.

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