«Antonio Megalizzi, un ragazzo che inseguiva un sogno» Due anni fa la morte nell'attentato

«Un ragazzo che inseguiva i suoi sogni, che credeva nel confronto, che si impegnava pubblicamente per il pluralismo, per un’Europa dei popoli, democratica e senza violenza, in cui le differenze possano convivere pacificamente e nel rispetto di tutti».

Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, insieme alla giunta provinciale, ricorda Antonio Megalizzi, il giovane trentino ucciso due anni fa in un attentato terroristico a Strasburgo.

«La scomparsa di Antonio - sottolinea Fugatti - oltre ad una vasta ondata di commozione, ha suscitato anche un forte impeto civile, che si è trasformato in un impegno comune, assunto da tutte le istituzioni trentine e dalla sua famiglia e concretizzato nella nascita, un anno fa, della Fondazione che porta il suo nome. È una sorta di eredità che Antonio ci lascia, che ci spinge ad impegnarci per costruire un’Europa più unità, più solidale, più giusto e più forte, capace di affrontare le sfide sociali che sono davanti a noi, che non arretra di fronte alle sue responsabilità e che non soccombe davanti all’odio e alla paura».

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