Trento, in centro le "guardie" per lo shopping sicuro

Il Comune si prepara ad affrontare un fine settimana che promette di essere incandescente sul fronte dello shopping. Con la prospettiva di un lockdown totale alle porte (a partire dal 24 dicembre, data che in Trentino potrebbe venire anticipata) è facile immaginare che la gente sabato e domenica si riverserà in negozi e centri commerciali per fare le ultime compere prima della grande serrata generale (con l'eccezione, ovviamente, di alimentari, edicole e farmacie). Per evitare che la domenica d'oro diventi la domenica del grande assembramento e dei contagi, il Comune mette in campo i "guardiani" dello shopping: alpini, poliziotti e carabinieri in congedo presidieranno le vie delle vetrine nel prossimo week end.
Ancora non è certo come vivremo i giorni delle feste di Natale - sottolinea in una nota il Comune - ma la città cerca di prepararsi a ogni scenario, in modo da cercare di limitare al minimo i rischi per la cittadinanza. Dopo il confronto con le associazioni di categoria - Unione commercio e Confesercenti - il sindaco Franco Ianeselli ha predisposto un piano per disciplinare lo shopping prenatalizio, con l'obiettivo di evitare assembramenti e violazioni delle norme di sicurezza.

«Sappiamo - spiega Ianeselli - che la situazione negli ospedali è estremamente grave e che nelle prossime ore potrebbero arrivare decisioni drastiche per evitare un week end di accelerazione dei contagi. Del resto la salute deve essere al primo posto, dunque è necessario adeguarsi alle restrizioni che saranno adottate perché, seppur dolorose, servono a risparmiarci conseguenze più gravi».
Ianeselli mette le mani avanti:«Abbiamo ritenuto di tenerci pronti a ogni eventualità: per questo, dopo il confronto con le associazioni di categoria, abbiamo deciso di presidiare le strade dello shopping. Gli alpini, l'associazione nazionale polizia di Stato, i carabinieri in congedo, coordinati dal questore e affiancati dalla polizia locale, saranno presenti in città il prossimo fine settimana per invitare al rispetto delle regole: mascherina, distanza interpersonale di almeno un metro, igienizzazione delle mani. Piccoli accorgimenti che però, come abbiamo visto, possono dare grandi risultati».
Continua il sindaco: «Ringrazio i volontari per la loro disponibilità, che in questa situazione di emergenza è più che mai preziosa. E confido nel senso di responsabilità dei cittadini, perché ogni violazione delle regole rischia di costarci molto cara».
La situazione è drammatica anche vista dalla prospettiva dei commercianti. Massimo Piffer, presidente dei dettaglianti di Confcommercio, non nasconde i timori di una categoria già molto colpita dal Covid 19: «Non abbiamo comunicazioni ufficiali su eventuali chiusure anticipate rispetto al quadro nazionale, ma di certo l'ultima settimana prima del Natale è fondamentale per i negozi: sono i giorni in cui, dopo aver curiosato, la gente finalizza i suoi acquisti. Restare con le serrande abbassate sarebbe un disastro perché le fatture rimangono comunque da pagare e gli affitti pure mentre la merce resta invenduta. Con questo non voglio affatto minimizzare i pericoli dell'emergenza sanitaria. Dico solo che questa situazione di incertezza costante, di apri e chiudi, di stop and go, è deleteria per le imprese che non riescono a fare un minimo di programmazione mentre il consumatore resta disorientato. Imprese commerciali che, ricordiamolo, dai fatturati di quest'anno hanno visto venir meno già 60-70 giorni di chiusura primaverile. In queste condizioni - conclude Piffer - c'è chi rischia di saltare. Serve un intervento deciso dello Stato, anzi dell'Europa, per salvare il tessuto imprenditoriale perchè un Paese mica può vivere di sussidi».

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