Campagna di vaccinazione Covid: prima le case di riposo (ma sempre su base volontaria)

La campagna vaccinale anti-Covid in Trentino comincerà da tutti gli ospiti e il personale delle case di riposo che vorranno vaccinarsi.
Dopo le prime 100 somministrazioni “simboliche” di domenica nel «Vaccine day», in contemporanea in tutta Europa, ora si entra nel vivo con l’arrivo dal Belgio - atteso entro oggi - del secondo carico di quasi 470.000 dosi di vaccino Pfizer-BionTech destinate all’Italia, delle quali circa 4.800 si fermeranno direttamente nei magazzini di Trento e Rovereto, dove ci sono gli ultra-freezer per conservarle a bassissima temperatura.

«Con l’arrivo di queste dosi - annuncia l’assessora alla salute Stefania Segnana - potremo procedere già entro la settimana con le vaccinazioni che saranno destinate tutte a ospiti e operatori delle Rsa».
Proprio ieri, infatti, c’è stato un incontro tecnico con Antonio Ferro, Enrico Nava e Maria Grazia Zuccali dell’Azienda sanitaria e gli enti gestori delle case di riposo trentine sia Apsp che quelle del gruppo Spes e si è condivisa questa priorità. D’altronde proprio gli anziani ospiti delle Rsa sono stati tra coloro che hanno pagato il tributo più alto al Coronavirus da marzo ad oggi e le case di riposto restano tra i posti più a rischio che dunque è necessario proteggere subito e più di altri.

Gli operatori delle case di riposto sono circa 5.500, mentre gli ospiti sono intorno ai 4.000. Va tenuto conto che sia tra gli uni che tra gli altri c’è chi ha già avuto il contagio e non è stato ancora chiarito se potranno essere vaccinati anche loro o solo in un secondo momento. Si sta attendendo una circolare che spieghi se chi è stato positivo non di recente possa essere vaccinato subito oppure no.

L’Azienda sanitaria ha spiegato alle case di riposo di ritenere che tra le dosi che arriveranno questa settimana e le altrettante dosi attese nella prossima si pensa di «riuscire a vaccinare tutto il personale e gli ospiti delle Rsa entro il 6-7 gennaio».
«Le strutture - precisa l’assessora Segnana - si sono impegnate a fornire entro domani esattamente i numeri degli ospiti e degli operatori interessati, visto che la vaccinazione non è obbligatoria ma volontaria».

Per quanto riguarda i dipendenti si darà priorità a chi è a contatto direttamente con gli anziani e quindi personale sanitario e Oss poi si proseguirà con addetti alle pulizie, alle cucine e personale amministrativo. Le case di riposo contatteranno quindi i familiari degli anziani che non sono in grado di esprimere la loro volontà personalmente per chiedere il consenso informato. L’Azienda sanitaria si è impegnata a fornire tutte le spiegazioni necessarie . «Ci auguriamo - dichiara Francesca Parolari (Upipa) - che ci sia un numero molto alto di adesioni sia da parte del personale che degli ospiti. Ogni struttura si sta dando da fare per questo. Le vaccinazioni saranno somministrate dal nostro personale, medici e infermieri, appositamente formati».

Ultimata la vaccinazione nelle Rsa si procederà con il personale sanitario non solo ospedaliero. Dal 10 gennaio e fino a fine mese, con le ulteriori forniture di dosi, saranno vaccinati gli operatori sanitari dell’Azienda sanitaria e delle strutture private, liberi professionisti, medici di base, dentisti, farmacisti, insomma tutte le professioni sanitarie. Mentre per le Rsa saranno le strutture a fornire numeri e nomi degli interessati, per quanto riguarda tutti gli altri operatori sanitari non sono stati ancora definiti dall’Azienda sanitaria le modalità e i tempi per prenotare il vaccino. Lo si farà nei prossimi giorni. Si prevede di riuscire a vaccinare tutte queste categorie entro fine gennaio contando sull’arrivo di circa 4.800 dosi a settimana.

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