Il Cadore sommerso dalla neve: Protezione Civile e pompieri trentini in viaggio per prestare aiuto

Nei giorni scorsi si sono verificate copiose nevicate anche in Veneto. Per questo motivo la Protezione Civile trentina è partita oggi verso Santo Stefano e verso Cibiana di Cadore, per collaborare allo sgombero della neve dalle strade e dai tetti degli edifici. Mettere in sicurezza le strutture, ripristinare la viabilità e togliere dall’isolamento i centri abitati bloccati dalla neve sono le attività più urgenti. Su autorizzazione del presidente Maurizio Fugatti, un contingente di 20 unità, attinte dai servizi “Prevenzione rischi e Cue”, “Gestione strade” e “Antincendi e protezione civile” della Provincia autonoma di Trento, si fermerà in Cadore fino a fine esigenza, si prevede per almeno tre o quattro giorni.
Da domani il personale che sta già operando in zona sarà coadiuvato da 34 Vigili del fuoco volontari di diversi Corpi del Trentino (Mezzolombardo, Mezzocorona, Roveré della Luna e Campodenno) che si alterneranno giornalmente con altro personale anche dei Corpi dei Distretti di Cles, Fondo e Val di Sole.
Il contingente partito oggi ha in dotazione una fresa grande da strada oltre ad attrezzatura per togliere la neve dai tetti. Le vie dei paesi devono innanzi tutto essere allargate per permettere l’ingresso dei mezzi ed il successivo scarico della neve dalle coperture.
L’intervento della Protezione civile trentina è stato attivato ieri, su richiesta del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, nell’ambito della Commissione speciale che coordina l’attività delle strutture regionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

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