La verità sulla circonvallazione ferroviaria: cento persone in marcia, No Tav per saperne di più

Oltre cento persone hanno partecipato domenica mattina, in una giornata grigia e fredda, alla passeggiata organizzata dal Coordinamento No Tav Trentino da Mattarello a Povo, sulla collina est della città, nelle zone soprastanti il tracciato della progettata «Circonvallazione di Trento» (il cosiddetto by-pass) che passa per buona parte nel ventre della montagna.

La manifestazione, sorvegliata da un dispiegamento discreto di forze di polizia, accanto a militanti con qualche striscione, ha visto la partecipazione di un gruppo eterogeneo di camminatori anche con famiglie e figlioli al seguito, e si è svolta nel massimo ordine e in totale tranquillità.

Annunciata come «un cammino di confronto, di conoscenza e di messa in evidenza delle problematiche correlate con la realizzazione dell’opera», per i promotori la camminata rispondeva «al dovere morale, prima di essere messi di fronte al fatto compiuto, di fare quanto possibile per impedirne la realizzazione» e, soprattutto, per far sì che «i giochi escano allo scoperto, al di fuori delle stanze dei bottoni e dei cassetti segreti dei funzionari della Provincia». Di qui la proposta della camminata sui luoghi del tracciato, all’aria aperta, in compagnia e nel rispetto delle prescrizioni che le condizioni sanitarie attuali impongono.

Il corteo, partito da piazza Perini a Mattarello, è salito alle Novaline, teatro dei carotaggi di cinque anni fa, per poi passare attraverso tratti di bosco un po’ impegnativi a monte del sito del Casteller (dove nel novembre scorso fu posizionata la nuova trivella) e quindi raggiungere San Rocco; da lì si è spostato in centro a Villazzano, poi, attraverso Negrano e Gabbiolo, ha raggiunto la piazza di Povo, dove nel primo pomeriggio la manifestazione si è sciolta.

Dagli interventi che si sono susseguiti alla partenza e nelle tre tappe della camminata (Novaline-San Rocco, Gabbiolo e Villazzano) è emersa netta la posizione del Coordinamento No Tav: «Si continuano a non chiamare le cose con il loro nome e si gioca su promesse di interramento della ferrovia in città e di raddoppio della linea», incluso, come è noto, negli interventi finanziati con i fondi del Recovery Plan «ma non si dice che la «Circonvallazione di Trento è uno dei lotti dell’Alta Velocità/Alta Capacità di accesso Sud alla galleria di base del Brennero». Si tratta un tunnel a doppia canna che dall’Acquaviva, passando prima ai piedi della Ceriola, quindi sotto tutto il versante Ovest della Marzola fino a Ponte Alto e quindi alla base del Calisio condurrebbe a Trento Nord, nella zona dell’ex Scalo Filzi.

Questo lungo passante in galleria, della lunghezza di circa dodici chilometri, «avrebbe conseguenze imprevedibili sull’assetto idrogeologico di un territorio fragile come quello del versante occidentale della Marzola», oltre a produrre altre criticità legate alle opere di cantiere e allo smaltimento del materiale scavato. Anche tra la fine di novembre e il dicembre 2020, quando all’interno del centro forestale del Casteller, a brevissima distanza dal recinto per gli orsi «problematici» istituito dalla Provincia di Trento, era stato approntato il cantiere per i carotaggi preliminari per il tunnel, gli organizzatori della passeggiata, in diverse occasioni, avevano ribadito la contrarietà al quadruplicamento della linea ferroviaria in Trentino «figlia di un concetto di progresso e di sviluppo che pensa il mondo come sfruttabile all’infinito e che non fa i conti con il fatto che acqua, aria, terreno, sono risorse preziose ed esauribili. Un modo di procedere di cui la pandemia che stiamo attraversando è uno dei tanti effetti collaterali prevedibili di cui tutti e tutte paghiamo le conseguenze».

Sulla manifestazione di ieri abbiamo raccolto la valutazione di Franco Tessadri che aveva rilanciato l’iniziativa a Mattarello: «La presenza è stata abbastanza allargata a persone non appartenenti al gruppo organizzatore e dalle stesse sono arrivate anche puntuali domande e considerazioni volte a stimolare l’approfondimento del tema. È stato un momento importante, utile ad arricchire il bagaglio di conoscenze in vista dei prossimi momenti informativi e di confronto istituzionale che l’amministrazione comunale e provinciale hanno previsto nelle prossime settimane».

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