Secondo case e ipotesi di limiti per chi arriva in Trentino «Problema posto al governo»

di Zenone Sovilla

Il Trentino continua a porre al governo la questione dei viaggi da fuori regione verso le seconde case.

Nel nuovo dpcm è caduto il divieto "natalizio" e chi ha una casa di proprietà o in locazione a lungo termine è libero di raggiungerla anche fuori dalla regione di residenza, a prescindere dalla fascia di rischio in cui l'una e l'altra sono inserite.

Il Trentino (zona gialla) e anche l'Alto Adige (rossa) hanno manifestato la preoccupazione che con questi spostamenti si possa accrescere il rischio di contagi covid sul territorio.

Preoccupano soprattutto gli arrivi eventuali dalla Lombardia e dal Veneto, la prima zona rossa (ma da domenica arancione, chiarito con polemica il disguido sui dati), il secondo arancione da due settimane e anche la prossima ma con tendenza verso il giallo (Rt già sotto 1).

Accantonata la singolare ipotesi di un'ordinanza provinciale per disporre una sorta di quarantena per i cittadini che legittimamernte raggiungono le seconde case in Trentino (parrebbe un atto giuridicamente più che traballante), la Provincia autonoma oggi ha fatto sapere di aver posto il problema al governo.

«Abbiamo sollevato la questione - ha spiegato stasera in conferenza stampa il presidente Maurizio Fugatti - ma per ora non ci è arrivata una risposta. Domani, in sede di nuovo confronto Stato-Regioni, riproporremo il quesito. Voprremmo compèrendere come mai chi i turisti non possono venire da zone rosse o arancioni nei nostri hotel - che restano chiusi - mentre hanno diritto di andare nelle seconde case».

Anche la Provincia autonoma di Bolzano ha segnalato la problematica, come ha spiegato oggi. a sua volta, il presidente, Arno Kompatscher, sottolineando che l'ente locale evidentemente non può intervenire con proprie ordinanze sulle libertà individuali garantite da norme nazionali.

In altre parole, se non sussiste un divieto nazionale, non si ritiene che la Provincia possa impedire motu proprio ai cittadini di altre regioni di raggiungere le loro seconde case né di istituire per loro, una volta giunti sul territorio, un regime di isolamento ad hoc solo sulla base della provenienza geografica.

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