Al Punto d'incontro anche i kit di sopravvivenza per i clochard

Pino Palatucci in prima linea contro la povertà

di Chiara Zomer

Ci sono i materassini contro l'umidità. E poi i sacchi a pelo, le coperte e le scarpe per chi arriva scalzo.

E poi ancora i frontalini a pile, per vederci la notte, anche dove i lampioni non ci sono. E più in là ci sono le sacche, da riempire con docciaschiuma e dentifricio. Il presidente Pino Palatucci mostra tutto con un certo orgoglio: a Ravina, da ieri è attivo il nuovo magazzino dell'associazione «Amici dei senzatetto»: in quei 120 metri quadrati si custodiranno - e quindi potranno essere distribuiti a chi ne avrà bisogno - non solo viveri, ma anche materiale indispensabile a chi affronta le notti in strada.

L'iniziativa è resa possibile grazie alle risorse messe in campo da una parte dalla Provincia - attraverso i fondi europei - e dall'altra dal gruppo Lunelli, che ha messo a disposizione il magazzino. Risorse impastate con l'entusiasmo e l'impegno dei volontari guidati da Palatucci.

Il risultato è appunto un servizio che prima non c'era. E che da oggi potrà dare un aiuto concreto ai clochard della città.L'associazione «Amici dei senzatetto» ha attive in città tre strutture: c'è il dormitorio Casa Maurizio in via Bezzecca, per gli uomini, Casa Paola a Ravina, per le donne, e casa Baldé, il centro diurno che offriva corsi di italiano e avviamento alla scuola guida, nonché metteva in campo un magazzino solidale. Ma spazio a Casa Baldé non ce n'era, fondi pochi. Si è ovviato guardando verso Bruxelles: «Abbiamo partecipato al bando europeo avviso 4, per il sostegno economico di queste iniziative - spiega Palatucci - così abbiamo il sostegno, attraverso la Provincia».La distribuzione funziona con regole precise: i senzatetto devono registrarsi nei centri e solo poi possono ricevere il materiale. Al momento della consegna compilano un modulo, il che permette di verificare che non ci siano doppioni nella distribuzione, o che qualcuno ne possa approfittare a scapito di altri.

A quel punto viene consegnato loro il materiale. «Noi consegnamo il cosiddetto kit d'emergenza, con il sacco a pelo e le coperte, e il frontalino - spiega il presidente - e poi diamo quel che serve, a seconda dei casi». A chi arriva senza scarpe, si offrono calzature, a chi è vestito troppo leggero, si consegna una felpa. Sembra poca roba, ma quando tutto quel che hai sta in una borsa e quando la temperatura scende all'imbrunire, una coperta in più, una maglia pesante o un paio di scarpe possono fare la differenza.

«Per gli acquisti abbiamo fatto una gara, per avere il prezzo migliore. Ogni consegna è documentata, con le schede che vengono inviate alla Provincia, che ci gira i finanziamenti. Comunque nulla sarebbe stato possibile senza i Lunelli: ci hanno messo a disposizione questi spazi, e li hanno anche sistemati, perché hanno realizzato il bagno e messo a posto le tubature.

Adesso qui possiamo lavorare bene».L'amicizia tra la famiglia Lunelli e Pino Palatucci è stata la scintilla, e il gruppo ha deciso di dare una mano all'associazione. «Conosciamo Pino da tempo, e ne apprezziamo l'impegno e la capacità di gestione di situazioni anche non facili. Aveva bisogno di uno spazio, abbiamo messo a disposizione questo» spiega Marcello Lunelli, presente all'inaugurazione con il padre Franco.

Il prossimo passaggio sarà sistemare il resto del materiale - «manca ancora un terzo della roba», spiegano i volontari - e finire di allestire il magazzino con qualche tavolo, dove ci si potrà appoggiare per preparare i kit da consegnare. Ma nel frattempo la distribuzione, per chi ne avrà bisogno, inizierà. Non si sarà arrivati in tempo per uno degli inverni più rigidi degli ultimi decenni, ma si è operativo adesso, che la primavera non è ancora arrivata. E soprattutto si sono poste le basi per un servizio capace di rispondere alle esigenze dell'utenza anche l'anno prossimo. Perché sulla strada l'inverno non è mai facile.

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