Autotrasporto rallentato dai tamponi al confine col Tirolo

Economia provinciale danneggiata

L’assessore competente Mattia Gottardi ha effettuato le richieste comunicazioni al Consiglio, illustrando l’impatto pesante sull’economia dei rallentamenti di flusso dell’autotrasporto al Brennero, decisi dal governo austriaco come misura anti-Covid. Vanessa Masè ha osservato che a Vipiteno e a Trento sono stati allestiti con buon successo due punti per l’esecuzione dei tamponi agli autisti, ma che permangono un grande disagio e un forte danno economico, a fronte di pochissimi casi di positività riscontrati sul numero complessivo di autisti in transito. La Germania insiste con l’obbligo dei tamponi e ne consegue che la stretta al Brennero sembra destinata a durare, impattando sulle chance stesse di ripresa economica complessiva.

De Godenz ha ventilato che dietro gli sbarramenti al Brennero ci siano interessi commerciali a favorire il Tirolo ai danni del Trentino. Il Covid come pretesto, dunque, ragion per cui Euregio e Unione europea dovrebbero alzare la voce.

Dalzocchio ha ricordato che l’anno scorso il presidente Fugatti già si mosse per tutelare le nostre imprese in rapporto al transito transfrontaliero, la Giunta è decisamente sul pezzo. 

Per Manica occorre una pressione sull’Austria, perché l’obbligo di tampone ha creato oggettivamente un impatto eccessivo. Fugatti coinvolga l’Euregio (auspicio sottoscritto da Masè). Rossi ha stigmatizzato il trionfo del sovranismo anche in tema sanitario e ha accolto con favore la riscoperta dell’Euregio da parte dei colleghi. Il Gect Euregio di trasporti – ha detto - si è occupato intensamente, con una chiara opzione a favore del ferro rispetto alla gomma e per un rilancio dell’interporto di Trento. Opzione che non si concilia in nessun modo con la prospettiva di una strada Valdastico con sbocco sotto Trento.

Il Consiglio ha approvato infine all’unanimità una risoluzione, che porta la firma di Vanessa Masè, ma anche dei colleghi De Godenz, Guglielmi, Ossanna, Dalzocchio, Job e Manica. Si impegna la Giunta – nel caso di necessità in Trentino di limitare gli spostamenti tra Comuni come accade oggi in Alto Adige – a consentire comunque le operazioni di carico/scarico merce senza obbligo di presentare tampone negativo. L’esperienza di Merano, Rifiano, Moso in Passiria e S.Pancrazio è eloquente: l’iniziale obbligo di tampone negativo non anteriore a 72 ore è stato tolto dal presidente Kompatscher proprio per il carico/scarico, onde evitare disagi fortissimi per gli autisti.

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