Politica, si va verso un matrimonio anomalo

Politica, si va verso un matrimonio anomalo

Caro Dottor Faustini, le dense nubi che si profilano all’orizzonte della politica nostrana mi inducono ad un’ovvia riflessione, approfittando del favorevole andamento del mio stato di salute. Avremo, presto o tardi, l’ennesimo “rimpasto” governativo con un vorticoso turbinìo di poltrone alla guida dell’Italico carrozzone, tale da suscitare il mal d’auto anche al più navigato pescatore d’altura. Ciò che più dovrebbe preoccupare è il conseguente matrimonio fra la “nuova” politica e la “stantia” burocrazia. Matrimonio palesemente “morganatico” dove i neo eletti sono solo in apparenza la parte “blasonata”, mentre la sempiterna burocrazia dovrebbe rappresentare la parte “volgare”, quindi secondaria, quasi invisibile dietro le quinte e ben lungi dal proscenio.
Ecco colta l’anomalia di questo matrimonio su cui aleggia, già sull’Altare, la parola “divorzio” all’atto dello spergiuro giuramento! Si, perché ad uscire di scena sono sempre i politici, mentre la morganatica burocrazia continua imperterrita a fare e disfare “quel che s’è sempre fatto”. I politici ignorano che l’Italia “gode” del terzo posto al mondo per numero di unità nelle varie Forze dell’Ordine, pur continuando a richiedere rincalzi.
Valida l’accusa del radioascoltatore (Rai tre, prima pagina) critico in merito all’uso d’un poliziotto alla concessione passaporti o altri incarichi amministrativi, al posto d’un impiegato civile, meno costoso con recupero di unità volte alla tanto agognata sicurezza. Molto criticata l’abnorme levitazione del numero dei generali d’alto rango di qualche Forza di Polizia, numero decuplicato rispetto a qualche decennio addietro. Con conseguenti spese per strutture, certo non “appartamenti condominiali”, con relativo corollario umano e conseguente dispersione a scapito della Sicurezza collettiva. Anche qui “mano libera” da parte dell’ignara politica. Quindi spese elevate nell’ordine di milioni di Euro annui e dispersione di preziose unità, dovrebbero indurre qualcuno ad andare a curiosare come ha fatto quell’Ufficiale impensierito dalla continuità dell’impiego d’un militare a guardia d’una panchina verniciata di “fresco”. Si sembra, e spero lo sia, una barzelletta. Ma andando a ben vedere, chissà?

Giovanni Meli

 


 

Il presidente Mattarella farà un tentativo

Confesso - e la battuta sarebbe facile - che non vedo un matrimonio in vista fra chi è nobile e chi non lo è. Immagino però che il presidente Mattarella cercherà di trovare in Parlamento - se c’è - una maggioranza alternativa a quella che ha governato fino ad oggi. Più che una maggioranza, quella che ha governato fino ad oggi, era fra l’altro l’unione (contrattuale) fra due forti minoranze. Il peso (e il costo) della burocrazia spaventa anche me, ma la buona politica la burocrazia la sa (anzi: dovrebbe saperla) governare. Nel settore che cita, infine, andrebbe davvero messo un po’ d’ordine. Si dovrebbero chiamare forze dell’ordine, ma a volte tutto questo ordine rischia di non esserci.
Certo non per colpa delle tante persone che ogni giorno fanno fino in fondo il loro lavoro.

a.faustini@ladige.it

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