Via Perini senza ciclabile Sono deluso dal Comune

Via Perini senza ciclabile: sono deluso dal Comune

Gentile direttore, come cittadino di Trento e residente in Via Perini, ho le mie buone ragioni di essere deluso e sconfortato. La questione, che è già stata sollevata da altri residenti in questa sezione del giornale, riguarda l’urgenza di una pista ciclabile nella nostra via, uno degli snodi più trafficati e inquinati del centro città. I ciclisti che pedalano sul marciapiede sono maleducati e irrispettosi, si intende, ma sono spesso costretti dall’intensità del traffico e dalla mancanza di una apposita pista per le bici. E questa situazione, che quotidianamente mette alla prova i nostri nervi, è diventata ormai insostenibile.
Sono deluso, perché si è persa di recente l’occasione storica di farla davvero, questa pista ciclabile. In concomitanza con i lavori per il nuovo sottopasso di Via Giusti si poteva e si doveva realizzare anche la ciclabile in Via Perini - come per altro era stato annunciato - risparmiando costi e tempi di lavoro.
E invece l’ennesimo rinvio.
Per quale motivo? Che sia stato per il no di qualche commerciante, preoccupato di perdere una manciata di clienti? Così fosse, sarebbe grave e senza logica. Perché se tali commercianti avessero partecipato al dibattito pubblico, si sarebbero accorti che c’erano due soluzioni diverse in ballo, su cui si era discusso e da cui era emersa una terza opzione di compromesso, la meno invasiva possibile nei loro confronti. Che sia stato allora per non perdere una quarantina di parcheggi preziosi? Avrebbe più senso, ma potevano essere elaborate delle alternative, come ad esempio l’utilizzo dei posti auto interni alla vecchia questura, che dal 31 dicembre abbandonerà lo stabile di Via Perini. Che sia stata invece la mancanza di coraggio di assessori e politici locali, che si riempiono la bocca di parole come “mobilità sostenibile”, ma che poi alla prova dei fatti si tirano indietro, rinunciando a mettere le mani in situazioni delicate come questa?
Da cittadino attivo e pensante avrei diritto a una risposta convincente alle mie domande.

Claudio Tasin


 

Era l'occasione giusta

Lei ha totalmente ragione: questa poteva davvero essere l’occasione giusta. Penso sinceramente che anche ai commercianti possa piacere l’idea di una bella ciclabile. Chiedo dunque al sindaco o all’assessore di rispondere direttamente a questa sua lettera: perché certo la sua delusione/amarezza è condivisa anche da molti altri trentini.

a.faustini@ladige.it

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